Sondaggio del M5S sul reato di clandestinità | Campanella: “Il blog? Un’arma di Casaleggio”

di Alessandro Amato

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Sondaggio del M5S sul reato di clandestinità | Campanella: “Il blog? Un’arma di Casaleggio”

| lunedì 13 Gennaio 2014 - 15:26

Nuove scaramucce tra gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Da questa mattina sul blog di Beppe Grillo è apparso un post che invita gli attivisti, attraverso il voto online, a dettare la linea da seguire in Parlamento in merito al reato di clandestinità. Ma la reazione degli attivisti, o parte di loro, è stata forte. Tra gli altri arriva a stretto giro di “post” il commento del senatore Francesco Campanella che definisce il blog come “arma”.

“La vicenda del reato di clandestinità è stata gestita dal blog in modo discutibile. Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco né una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un’arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale – polemizza il senatore grillino – Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!”.

“Si chiede a tutti gli iscritti certificati entro il 30 giugno un parere vincolante sul voto che il Gruppo Parlamentare del Senato dovrà esprimere sul reato di clandestinità”, così il leader del Movimento 5 Stelle, che poi indica le istruzioni per votare. “Il sistema di votazione sarà attivo oggi lunedì 13 gennaio dalle ore 10 alle ore 17. I risultati saranno comunicati ufficialmente sul blog alle 18”.

La scelta di votare attraverso il web arriva dopo mesi di scontri interni all’interno del M5S, che con alcuni suoi senatori aveva promosso un emendamento per instaurare lo Ius soli. Nonostante questo, però Beppe Grillo aveva fatto marcia indietro, spiegando come fosse necessario che una decisione di questa importanza vada presa con l’accordo della base e degli attivisti.

Anche Lorenzo Battista, un altro senatore a 5 stelle, annoverato tra i cosiddetti dissidenti, si lancia contro la decisione di Grillo: “Penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace) invito caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare – polemizza il senatore – il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S”.

 

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