Equitazione, il circolo Equinox di Palermo lancia la grande sfida /VD

di Domenico Giardina

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Equitazione, il circolo Equinox di Palermo lancia la grande sfida /VD

| lunedì 20 Gennaio 2014 - 16:57

Il mondo dell’equitazione siciliano e nazionale saluta la fusione tra il Circolo Equinox Palermo di Fabrizio Bignardelli e l’Equitazione club di Angelo Dia che raccoglie gli appassionati di Marsala e Trapani con l’obiettivo di una crescita esponenziale del movimento sul territorio. Una fusione, questa, che segue il fortunato gemellaggio avvenuto qualche mese fa tra l’Equinox Palermo e il New Eagles di Catania di Ciro Carrabbotta.

Il presidente del circolo Equinox, Fabrizio Bignardelli, sottolinea il raggiungimento di un obiettivo che ha alle spalle un lavoro consolidato da anni. Le tre strutture, infatti, collaborano già da diverso tempo: “Ci siamo ritrovati a fare attività insieme di comune accordo e con uno spirito di squadra – spiega Bignardelli -. Abbiamo fatto stage insieme, sotto la supervisione di Natale Chiaudani, arrivato secondo agli ultimi europei e componente stabile della Nazionale italiana, oltre che uno dei più affermati cavalieri su scala internazionale. Noi, sin dall’inizio, abbiamo sempre cercato la collaborazione con altri circoli”.

“Vivendo in una realtà lontana dalle grandi direttrici nazionali – aggiunge Bignardelli – si hanno grossi problemi ad emergere a livello nazionale e internazionale ma collaborando tutti insieme si possono raggiungere ottimi risultati. Cosa che noi siamo già riusciti a fare abbastanza bene”.

Gli atleti dei singoli circoli, infatti, hanno ottenuto ottimi risultati a livello nazionale e secondo Fabrizio Bignardelli questa sinergia potrà consentire anche di ottenere grandi traguardi a livello internazionale.

Dello stesso avviso è Marcella Meyer Guasti, istruttrice di terzo livello della struttura: “Mettendo insieme le esperienze dei tre maneggi aumentano le possibilità di crescita a livello individuale e collettivo e di conseguenza possono essere raggiunti risultati migliori”.

Risultati alla base dei quali sta un grandissimo lavoro: “Si tratta di uno sport abbastanza difficile e complesso – ammette Meyer Guasti -, in quanto si ha a che fare anche con un animale che deve essere adatto all’atleta, il quale a sua volta deve riuscire a stabilire con lui un ottimo rapporto. Per riuscire, inoltre, servono anche le strutture e le competenze tecniche adeguate”.

Percorso che il circolo Equinox ha già largamente compiuto, mettendo in luce alcune delle giovani promesse più interessanti a livello nazionale. E che continuerà a svolgere nel segno dell’educazione sportiva e personale dell’atleta.

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