Estorsioni, arrestate otto persone nel Napoletano/ I NOMI

di Redazione

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Estorsioni, arrestate otto persone nel Napoletano/ I NOMI

| martedì 21 Gennaio 2014 - 07:26

I carabinieri nel Napoletano hanno arrestato otto persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, lesioni personali e incendio aggravati dal metodo mafioso.

Tra gli arrestati, elementi di spicco del clan Crimaldi, attivo ad Acerra. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno rivelato l’attività estorsiva ai danni di imprese edili e le intimidazioni subite dalle vittime.

Gli otto estorsori che da mesi seminavano il terrore ad Acerra, in provincia di Napoli, sono stati arrestati grazie alle denunce e al coraggio di due imprenditori. Tra gli arrestati, oltre a camorristi con numerosi precedenti di polizia, anche tre imprenditori che avevano scelto, non solo di piegarsi alle estorsioni che imponeva il clan, ma anche di mediare con i loro colleghi che invece avevo deciso di non pagare, e ritirare i soldi delle tangenti per poi consegnarli nelle mani dei loro aguzzini.

Nella zona di Castello di Cisterna, gli investigatori hanno scoperto che è sorto un nuovo clan dalla ceneri della vecchia cosca dei Crimaldi. Il gruppo aveva iniziato a chiedere tangenti a sei imprese edili impegnate ad Acerra, su più cantieri, per la costruzione di tre capannoni industriali e due palestre. Chi non pagava veniva prima intimidito in modo violento e poi ‘punito’ con l’incendio di macchinari dei cantieri. Le tangenti non riguardavano solo il pagamento del pizzo ma anche l’imposizione delle imprese alle quali rivolgersi per l’esecuzione di lavori e fornitura di inerti, e il versamento di una percentuale sul valore complessivo dell’appalto.

Questa mattina in carcere sono finiti: Domenico Basile, Gaetano De Rosa, Donato Tanzillo, Giacomo Doni, Alfonso Piscitelli, Guglielmo Moccia, Francesco De Simone e Antonio Fatigati. Le accuse a vario titolo sono di associazione camorristica, estorsione aggravata dal metodo mafioso, lesioni personali e danneggiamento seguito da incendio.

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