Tra polemiche e ritardi la nave statunitense Cape Ray, che dovrà distruggere le armi chimiche siriane, farà approdo nel porto di Gioia Tauro, in Calabria, l’undici febbraio. Lo comunica, senza troppo entusiasmo il responsabile disarmo del Ministero degli Esteri russo Mikhail Ulyanov, che denuncia lo spaventoso ritardo con cui si sta compiendo la delicata operazione.
Pare che fino ad ora, infatti, solo il 4% degli armamenti del regime di Bashar Al-Assad siano stati caricati sui cargo adibiti all’operazione. Una quantità esigua che mette in forte dubbio il totale disarmo e smaltimento delle armi chimiche siriane entro il 2014, così come prefissato.
Sotto accusa, in particolare, il ritmo, eccessivamente lento, con cui il regime sta consegnando l’arsenale alle forze Usa, definito “inaccettabile” dallo stesso segretario di Stato americano, John Kerry.
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