Palermo, un nuovo piano industriale per Amat | Abbonamenti per indigenti, tram e car sharing

di Alessia Rotolo

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Palermo, un nuovo piano industriale per Amat | Abbonamenti per indigenti, tram e car sharing

| venerdì 07 Febbraio 2014 - 12:02

L’aumento del costo del biglietto c’è stato, ma adesso l’Amat cerca di farsi perdonare dai palermitani con un piano industriale con tante novità per andare incontro al cittadino. Tra le principali c’è quella del costo dell’abbonamento molto conveniente, addirittura in bilancio si sono stanziati tre milioni per ripristinare l’abbonamento gratuito per gli indigenti che non esisteva più dal 2009.

All’abbonamento Amat verrà omaggiato quello del car sharing. Il parco macchine del car sharing di Palermo, intanto, verrà presto incrementato: per adesso ci sono una settantina di macchine, entro l’anno saranno un centinaio.

Sempre all’interno dell’abbonamento ci sarà la possibilità di usufruire del tram che sarà inaugurato a luglio. Anche se, fanno sapere dal Comune, il tram ha bisogno di essere collaudato e quindi per un paio di settimane dopo l’inaugurazione lo vedremo circolare senza passeggeri.

Ultima novità in fatto di abbonamenti Amat sarà quella di poter usufruire anche del bike sharing. Entro l’anno arriveranno in città 400 biciclette. Questo piano industriale è stato deliberato in Consiglio d’amministrazione dell’Azienda partecipata e adesso aspetta di essere messo all’ordine del giorno anche in Consiglio comunale per l’ok definitivo. Purtroppo però i cittadini dovranno aspettare un pò perchè prima il consiglio dovrà deliberare sui gazebo e poi sulla Rap, due spinose questioni per il comune di Palermo.

“È un piano industriale ottimo con un business plan fatto bene – dice il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio comunale Francesco Bertolino. – Non abbiamo potuto far nulla per l’aumento del biglietto, è stata una decisione che ha preso la Regione. Il Comune avrebbe potuto sopperire soltanto prendendosi carico dell’aumento dei 10 centesimi, che, facendo una media dei biglietti venduti in un anno, ammontava a circa 900 mila euro, ma questo è il momento meno opportuno per mettere in bilancio nuovi capitoli di spesa, non potevamo permettercelo”.

“Ma questo piano – aggiunge – va incontro ai cittadini con tante belle novità, ve ne anticipo un’altra: con una percentuale di denaro proveniente delle multe vorremmo promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie come un’app per fare il biglietto oppure sfruttando gli sms, in questo modo si risparmierebbero anche sulla distribuzione dei biglietti e sulla percentuale da dare ai rivenditori”.

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