Lo schiaffo di Dambruoso alla grillina Lupo| Censura della presidente Boldrini

di Redazione

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Lo schiaffo di Dambruoso alla grillina Lupo| Censura della presidente Boldrini

| martedì 11 Febbraio 2014 - 16:09

C’è stato un momento, la scorsa settimana, in cui le sue dimissioni sembravano inevitabili e imminenti ma invece il magistrato e deputato questore di Scelta Civica a Montecitorio, Stefano Dambruoso ha resistito nonostante la sua segretaria, Stefania Giannini che guida il partito fondato da Monti, in una trasmissione televisiva gli ha consigliato “un’attenta riflessione”. E invece non ha voluto saperne

Oggi all’ufficio di presidenza convocato per discutere dei tafferugli scoppiati in aula per l’approvazione del decreto Imu-Bankitalia e culminati con l’occupazione dei banchi del governo da parte dei deputati grillini e con la famosa “manata” di Dambruoso alla collega Loredana Lupo, la presidente della Camera Laura Boldrini – al centro di quello scontro per aver applicato la ghigliottina al dibattito parlamentare – è stata dura e severa. Mentre i 5stelle chiedono le dimissioni di Dambruoso sia da deputato questore che da parlamentare, la Boldrini ha detto: “Capisco che non c’è stata premeditazione ma il suo comportamento non è stato adeguato perché violento. Ha rappresentato uno strappo al rispetto della sua funzione, che è quella di garantire un ordinato e sereno svolgimento dei lavori. E’ andato ben oltre le sue funzioni e questo non possiamo permetterlo”.
Boldrini ha poi assicurato alla Lupo che “non ci saranno due pesi e due misure. Le esprimo la mia solidarietà in modo aperto – ha detto -. Mai dovrebbero esserci episodi di violenza, tanto più da parte di chi dovrebbe garantire il sereno svolgimento dei lavori. Ribadisco il mio impegno contro ogni tipo di violenza, soprattutto quella contro le donne”.

Nel corso dell’Ufficio di presidenza di oggi oltre a 21 deputati grillini sono stati ascoltati anche Dambruoso e Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. “Devo fermamente ribadire che, come risulta dalle immagini, non io sono andato allo scontro con la collega, non io ho provocato o fomentato il contatto”, si è difeso il questore della Camera, il quale ha ribadito che lo schiaffo non è stato “intenzionale” e che a farlo sembrare tale è stata solo una “illusione ottica”.

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