La Lega di B contro le partite truccate | Abodi a Palermo: “C’è ancora molto da fare”

di Redazione

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La Lega di B contro le partite truccate | Abodi a Palermo: “C’è ancora molto da fare”

| mercoledì 12 Febbraio 2014 - 16:34

Contrastare il fenomeno dell’alterazione illecita dei risultati delle partite di calcio, sensibilizzando tesserati e dirigenti delle varie società. È l’obiettivo della Lega di Serie B, promosso in prima persona dal presidente Andrea Abodi, che gira l’Italia con la campagna Trasparency, allo scopo di far conoscere le iniziative dell’organismo che rappresenta.

Oggi la campagna ha fatto tappa a Palermo, allo stadio Renzo Barbera, dove si è parlato del match-fixing e di come contrastare il fenomeno. “Ho incontrato i giocatori di Palermo e Trapani – ha detto Abodi – e non è stato un convegno, ma un allenamento delle coscienze. La Serie B vuole mettere il sistema calcio nelle condizioni di non essere più aggredito da questi fenomeni. Vogliamo vincerla, questa battaglia. E’ molto difficile, perché fa leva sulle debolezze e sulle scorciatoie”.

“Durante i nostri giri negli spogliatoi per la campagna – ha detto – spesso abbiamo visto occhi alzarsi o abbassarsi, segno che qualcosa di storto ancora c’è. Vogliamo contrastare il fenomeno, rendendo le maglie sempre più fitte”.

Il progetto è sostenuto dalla Commissione europea, nell’ambito della collaborazione con l’European professional football league. Nel primo anno di attuazione coinvolge le leghe in Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lituania e Portogallo. Al momento, seguendo gli andamenti delle scommesse, non ci sarebbero partite sospette in Serie B.

“Auspichiamo sanzioni, sia in termini di giustizia sportiva che ordinaria, più dure, fino ad arrivare al sequestro cautelativo e alla confisca dei beni – ha detto Abodi -. Questo ci farebbe fare il salto di qualità. Chi va incontro ai reati deve sapere che non smette solo di giocare al calcio, ma anche incontro al sequestro cautelativo. Così si può contrastare ancora meglio il fenomeno”.

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