È stata di 52,23% l’affluenza alle elezioni del presidente della Regione Sardegna e del nuovo Consiglio regionale. Il dato finale – manca soltanto il comune di Donori nel cagliaritano – è stato rilevato dall’Ufficio Elettorale alle 22, orario di chiusura dei seggi che riapriranno domani alle 7 per l’inizio dello spoglio.
Il dato conclusivo evidenzia un deciso calo dell’affluenza rispetto allo stesso dato del 2009, quando aveva votato il 67,58% degli aventi diritto.
In sei si contendono la poltrona di governatore: l’uscente Ugo Cappellacci per il centrodestra; il prorettore dell’Ateneo di Cagliari, Francesco Pagliaru per il centrosinistra, Gigi Sanna per il Movimento Zona Franca, Franco Devias per il Fronte indipendentista Unidu, Mauro Pili per il movimento Popolo sardo e la scrittrice indipendente Michela Murgia per la lista Sardegna possibile.
A tenere banco, comunque, è stata la bagarre interna alle varie coalizioni, che potrebbe finire col favorire gli sfidanti meno accreditati. Non ci sarà tra i simboli in scheda quello del M5S. I voti dei pentastellati potrebbero essere verosimilmente catalizzati sulla candidata di Sardegna Possibile, Michela Murgia.
Grande la disillusione nella cittadinanza, piegata dall’alluvione che ha colpito negli scorsi mesi l’isola e dalla crisi che ha segnato il destino di grandi aziende come Sulcis ed Alcoa.
