Crocetta contro i ristoranti spagnoli ‘Mafia’| “Parola che suscita orrore, scriverò a Schultz”

di Redazione

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Crocetta contro i ristoranti spagnoli ‘Mafia’| “Parola che suscita orrore, scriverò a Schultz”

| mercoledì 19 Febbraio 2014 - 14:15

“Voglio scrivere immediatamente al presidente europeo Schultz”. Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta ospite questa mattina nella trasmissione di Radio 1 Rai “Start, la notizia non può attendere” in merito alla catena di ristoranti spagnoli chiamata “Mafia” e oggetto di un reportage del giornalista Attilio Bolzoni di Repubblica. “Questa vicenda – ha detto Crocetta – assume proporzioni smisurate se accade in un Paese dell’Europa occidentale come la Spagna, di tradizione liberale, dove disinvoltamente una espressione come “mafia” che deve suscitare orrore di fronte alle migliaia di morti prodotte, di fronte alle atrocità, di fronte ai forti condizionamenti economici e sociali, viene invece accettata con disinvoltura. La lotta alla mafia -ha continuato il governatore siciliano- dovrebbe essere un problema di tutta Europa. C’è una nuova risoluzione, e deve essere tramutata in una direttiva europea”.

Crocetta ha parlato della dura lotta alla mafia e delle resistenze che incontra nella società: “Un po’ di passi in avanti sono stati fatti? Certo, la situazione è ancora schizofrenica e varia di Paese in Paese. Per esempio, c’è il caso dell’Inghilterra, che si rifiuta di estradare un boss mafioso condannato a 8 anni per mafia a Palermo? Assurdo!”.

Con Attilio Bolzoni e Rosario Crocetta, ospite di “Start” anche Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, secondo cui quel che è  stato raccontato dal giornalista è “il sintomo della cultura e dell’ignoranza del nostro tempo. La colpa è dei film e degli sceneggiati: romanzare personaggi come Riina e Provenzano, dare questo messaggio, porta poi a questo risultato… Certo è che su questa vicenda dei ristoranti anche il nostro ministro degli Esteri dovrebbe intervenire”, ha detto il magistrato, secondo il quale “La Spagna è il ventre molle dell’Europa perché ha un sistema giudiziario debole, perché la corruzione è diffusa più che in Italia, perché le autorità spagnole collaborano con le nostre con difficoltà e per breve tempo. Non dimentichiamo che in Spagna – ha proseguito Gratteri – c’è un terzo delle banconote da 500 euro di tutta Europa. La Spagna è un luogo di stoccaggio della cocaina ed è anche il luogo di scambio delle operazioni finanziarie che portano poi al pagamento della cocaina in Sud America”.

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