Conti dell’Ars in tilt, la colpa è degli “esterni” M5S | La denuncia del deputato questore Ruggirello

di Redazione

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Conti dell’Ars in tilt, la colpa è degli “esterni” M5S | La denuncia del deputato questore Ruggirello

| venerdì 21 Febbraio 2014 - 13:54

I contratti degli esterni del gruppo del Movimento 5 Stelle lasciano in rosso i conti dell’Assemblea regionale siciliana (e senza wifi il gruppo del Pd). Al di là dei servizi essenziali garantiti con il budget standard iscritto in bilancio, infatti, l’Ars non può spendere neppure un euro per il funzionamento dei gruppi parlamentari in caso di necessità, così come ha potuto constatare il Pd che da giorni ha il sistema wireless in tilt.

Gli uffici si ritrovano a gestire un buco provocato da alcuni gruppi che hanno assunto personale esterno proprio con i fondi destinati alle spese di funzionamento e non utilizzando i fondi per i portaborse (3.180 euro a deputato, previa presentazione di documentazione). A pesare sono soprattutto i 12 collaboratori arruolati dal gruppo dei 5 Stelle, che costano oltre 400 mila euro (gli altri 17 sono pagati con i fondi per i portaborse). In totale, i fondi da recuperare superano il milione di euro.

“Il problema è stato creato dai contratti stipulati dai 5 Stelle – afferma il deputato-questore Paolo Ruggirello. – Stiamo cercando una soluzione, abbiamo problemi di bilancio da risolvere”. Ma il M5S non ci sta e replica: “Si è trattato di negligenza o di un deliberato attacco nei nostri confronti”.

Se prima del 31 dicembre la legge consentiva le assunzioni degli esterni attingendo al contributo unificato, dal primo gennaio, con la norma sulla spending review che ha recepito buona parte del decreto Monti, non è più possibile. Non solo. Il contributo è stato ridotto da 2.400 a 600 euro per ogni parlamentare, la parte tagliata adesso è a carico dell’Assemblea cui spetta la copertura di quelle spese di funzionamento che fino all’anno scorso erano coperte direttamente dai gruppi col budget calcolato sui 2.400 euro ad onorevole.

Il Consiglio di presidenza affronterà la questione mercoledì prossimo, al vaglio c’è anche il taglio dei contratti fatti ricorrendo al contributo unificato, dunque anche quelli dei 12 collaboratori dei grillini, che intanto però aspettano di ricevere i compensi, stabiliti dai regolari contratti sottoscritti col gruppo parlamentare.

LEGGI QUI LA REPLICA DEL M5S

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