Dodici milioni per le Pmi siciliane | Arriva il Fondo Jeremie per “creare lavoro sull’isola”

di Alessia Rotolo

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Dodici milioni per le Pmi siciliane | Arriva il Fondo Jeremie per “creare lavoro sull’isola”

| venerdì 21 Febbraio 2014 - 18:55

Dodici milioni di euro per lo sviluppo e l’espansione della piccola e media impresa siciliana. A questo servirà il Fondo Jeremie, uno strumento di finanza sociale promosso dalla Regione e dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei), gestito da Banca Etica.

L’iniziativa è stata presentata stamani alla Camera di Commercio di Palermo dal presidente Roberto Helg, dal responsabile dello sportello legalità Rosanna Montalto, dal referente di Jeremie Sicilia per l’area Sud di Banca Etica Stanislao Di Piazza e da Francesco Verbaro dell’Ente nazionale per il microcredito.

Sette milioni sono di fondi strutturali e i restanti cinque milioni messi a disposizione da Banca Etica, che si occupa delle pratiche di finanziamento nello sportello bancario di Palermo, punto di riferimento per tutta l’isola. Per accedere ai fondi c’è tempo fino al 31 dicembre del 2015. Si tratta di prestiti a tassi agevolati intorno all’1,5% e con un piano di rientro fino a otto anni. Lo sportello legalità della Camera di Commercio si occuperà della fase di assistenza e consulenza per le imprese.

“È una opportunità fondamentale per le imprese – ha detto Helg – Sarebbe un bel segnale se i fondi fosse tutti utilizzati”. Pmi, micro imprese e cooperative sociali possono chiedere da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 100 mila. Banca Etica non richiede garanzie immobiliari o patrimoniali trattandosi di prestiti chirografari, la valutazione delle istanze di finanziamento si basa essenzialmente sulla credibilità e la sostenibilità del progetto soprattutto per quanto riguarda le start-up.

Il fondo è già attivo dai primi di gennaio e, in poco meno di due mesi, sono cinque le imprese che hanno ottenuto mezzo milione di euro, c’e’, ad esempio, un’enoteca nel centro storico di Palermo e un’agriturismo a Baida. “Abbiamo partecipato ad un bando europeo per riutilizzare i fondi strutturali inutilizzati – ha spiegato Stanislao Di Piazza – l’obiettivo e’ dare lavoro in Sicilia”.

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