Eleganti, inguardabili, appariscenti | Il voto al look delle ministre di Renzi

di Elena Di Dio

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Eleganti, inguardabili, appariscenti | Il voto al look delle ministre di Renzi

| sabato 22 Febbraio 2014 - 14:54

Premio per inelegenza a Federica Mogherini: se lo stile italiano all’estero dovrà essere rappresentato dal ministro con giacca color pesca e pantaloni stile impero di una larghezza esagerata come non se ne vedevano negli anni 80, siamo fritti. Il ministro degli Esteri si è guadagnata il primo premio per l’abbigliamento meno ricercato fra le donne che compongono la squadra di Renzi. Voto e giudizio però lo meritano tutte. Alla Mogherini voto 4.

Maria Elena Boschi: Bella non c’è che dire. E anche il tailleur era molto raffinato, aderente sui fianchi, non lasciava nulla all’immaginazione. Tacchi 15 vertiginosi per un decollete beige su un plateau che accompagnava il passo della neo ministra delle Riforme e dei rapporti col parlamento. Talmente bella da risultare fuori luogo: il blu elettrico nella sede istituzionale del Quirinale è apparso un po’ esagerato. Voto 6,5

Marianna Madia: abito nero, morbido sul pancione a cui mancano ormai poche settimana per dare ‘frutto’. Capelli raccolti e voce pure troppo eterea durante il giuramento. Ballerine nere basse che danno un tono di innata eleganza ad una donna, mamma, ministra. Appropriata per la maternità e il ruolo. Scivolone sul cappotto, la pashmina di un azzurro indeciso. Meglio total black. Comunque merita una buona quotazione. Voto 7

Maria Carmela Lanzetta: ministro per gli Affari regionali, tailleur lungo modello chanel sui colori del marrone. Complessivamente senza anima né stile. Anzi lo stile l’ha lasciato nell’armadio delle scarpe dove inopinatamente ha preferito ad un paio di decollete uno stivale nero improbabile. Voto 5

Roberta Pinotti: il ministro della Difesa, sobria come il suo ruolo le impone – è il primo ministro donna a guidare le Forze Armate in Italia – ha passato l’esame. Spezzato nero con pantalone abbinato, camicia grigia, tacco moderato. Elegante senza strafare. Voto 8

Federica Guidi: taglio di capelli a scalare neanche avesse 17 anni e fosse punk. Mancava solo il doppio colore. Tailleur grigio, scarpe basse e calze coprenti. Pure troppo per un appuntamento importante. E per il caldo che oggi c’è a Roma. Non convince. Voto 5,5

Stefania Giannini: il ministro della pubblica istruzione ha un ‘fisichino’ niente male. E nemmeno l’abito stonava: un sobrio tubino nero che finiva poco sopra il ginocchio. Ma…. il ma c’è anche per l’ex rettore dell’Università per stranieri di Perugia. L’abito adornato da una importante collana di perle era abbellito da inserti fra pelle e pizzo. Al momento della firma, qualcuno ha potuto fotografare la fascia del reggiseno in tinta nero. Non si fa. Non al Quirinale. Nonostante l’eleganza quindi la quotazione è bassa. Voto 4,5

Beatrice Lorenzin: Il glicine della giacca era improbabile ma complessivamente il ministro riconfermato della Salute non ha sfigurato. Pantalone nero, scarpe lucide nere col tacco ma senza esagerare sotto un pantalone morbido che le fasciava i fianchi. Voto 6.

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