Papa Francesco: “Bisogna accompagnare | e non condannare i divorziati”

di Redazione

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Papa Francesco: “Bisogna accompagnare | e non condannare i divorziati”

| venerdì 28 Febbraio 2014 - 13:10

Durante la Messa a Casa Santa Marta, Papa Francesco riprende lo spinoso tema sui divorziati, il cui approdo avverrà in occasione dei due Sinodi sulla famiglia convocati dal dal Santo Padre per il prossimo ottobre e per il 2015, in cui verrà ufficialmente deciso se escludere o riammettere i sacramenti inerenti.

“Bisogna accompagnare, non condannare, quanti sperimentano il fallimento del proprio amore” ha detto Bergoglio durante l’omelia e, prendendo spunto dal Vangelo di oggi, commenta: “Cristo sposò il suo popolo. Questa è la storia dell’amore, questa è la storia del capolavoro della Creazione! E davanti a questo percorso di amore, a questa icona, la casistica cade e diventa dolore. Ma quando questo lasciare il padre e la madre e unirsi a una donna, farsi una sola carne e andare avanti e questo amore fallisce, perché tante volte fallisce, dobbiamo sentire il dolore del fallimento, accompagnare quelle persone che hanno avuto questo fallimento nel proprio amore. Non condannare! Camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione”.

I farisei si presentano a Gesù con il problema del divorzio e il loro stile, dice il Papa, è sempre lo stesso: “la casistica”. “E’ lecito questo o no?”. “Sempre il piccolo caso. E questa è la trappola: dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c’è una trappola. Sempre! Contro la gente, contro di noi e contro  Dio, sempre! ‘Ma è lecito fare questo? Ripudiare la propria moglie?’. E Gesù rispose, domandando loro cosa dicesse la legge e spiegando perché Mosé ha fatto quella legge così. Ma non si ferma lì: dalla casistica va al centro del problema e qui va proprio ai giorni della Creazione. E’ tanto bello quel riferimento del Signore: ‘Dall’inizio della Creazione, Dio li fece maschio e femmina, per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne’”.

Il Santo Padre parla poi del rapporto tra l’uomo e la donna e sostiene: “Il Signore si riferisce al capolavoro della Creazione. Non voleva l’uomo solo, lo voleva con la sua compagna di cammino. Quando uno pensa a questo – ha aggiunto il Pontefice – vede quanto bello è l’amore, quanto bello è il matrimonio, quanto bella è la famiglia, quanto bello è questo cammino e quanto amore anche noi, quanta vicinanza dobbiamo avere per i fratelli e le sorelle che nella vita hanno avuto la disgrazia di un fallimento nell’amore”.

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