Le condizioni di Rosario Fiorello sono ancora gravi a seguito dell’incidente di lunedì scorso, ma il suo pensiero fisso è Mario Bartolozzi, il 73enne che ha travolto con la sua moto. Una preoccupazione tale da spingerlo a chiamare la figlia della vittima per scusarsi.
Nonostante lo showman siciliano sia ancora ricoverato al reparto di neurologia del policlinico Gemelli di Roma “è molto in ansia per il signore investito e chiede solo di lui da quando è arrivato in ospedale “, ad affermarlo è il fratello Beppe.
“Mi scusi ancora per quello che è successo”, avrebbe detto Fiorello con un filo di voce, “sono davvero mortificato. Se non mi tirate addosso niente mi farebbe piacere venire a trovare suo padre in clinica. Spero di farcela per venerdì”.
Il pedone travolto sulle strisce ha riportato la frattura del collo dell’omero, del bacino e la frattura di tibia e perone. “Siamo vicini costantemente e quotidianamente alla famiglia Bartolozzi – ha dichiarato Beppe Fiorello – e lo saremo anche in futuro”.
Le condizioni di Fiorello sono piuttosto gravi ha spiegato il fratello: “Ha dolore dappertutto perché il trauma cranico che ha riportato nella caduta è fortissimo e abbastanza complesso non riesce a parlare bene, ma la situazione è sotto controllo”. Per lui si parla di un periodo di riposo assoluto di almeno 15 giorni, in cui lo showman dovrà rimanere in osservazione. La diagnosi parla di “trauma cranico con commozione cerebrale e amnesia dei fatti derivati dal trauma, che ha causato un”importante ferita lacero contusa frontale e trauma della spalla destra”.
E’ amareggiato Beppe Fiorello per le critiche e gli attacchi che il popolo del web ha riservato al fratello in questa delicata circostanza: “A Rosario ho filtrato tutto il cinismo nei suoi confronti e invece gli dico di tutto l’affetto che gli sta arrivando. Un cinismo ingiustificato – ha spiegato – come se fosse una sua abitudine uscire di cassa e mettere sotto delle persone. E’ stato un incidente come ce ne sono molti – ha concluso il fratello – ma sembrerebbe diverso dagli altri perché spesso ci si diverte a modificare le cose quando c’é di mezzo una persona un po’ più nota delle altre”.
