La Camusso a Palermo: “Senza lavoro vince l’illegalità | Il ministero intervenga sulle vertenze in Sicilia”

di Redazione

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La Camusso a Palermo: “Senza lavoro vince l’illegalità | Il ministero intervenga sulle vertenze in Sicilia”

| venerdì 14 Marzo 2014 - 12:06

“Le ultime elezioni hanno regalato un sogno alla Sicilia sul piano della lotta all’illegalità, ma senza lavoro alla fine rischia di vincere l’illegalità”: il leader della Cgil Susanna Camusso è a Palermo e interviene all’assemblea degli operai del Cantiere Navale a Palermo, in memoria del segretario provinciale della Fiom Giovanni Orcel, assassinato dalla mafia il 14 ottobre del 1920, hanno partecipato anche il sindaco di Palermo e il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava.

Il segretario del sindacato prima si riferisce all’amministrazione Crocetta, poi aggiunge: “Bisogna essere inattaccabili dal punto di vista dei comportamenti che non prestano il fianco ad avere non trasparenza ed incertezza”.

“È una stagione in cui ricomincia il dibattito su cos’è l’antimafia dal punto di vista della giustizia e dell’intervento”, ricorda la Camusso, che ribadisce “L’altro versante è che le persone abbiano una prospettiva; la legalità è un punto di certezza sulle prospettive”.

“Basti pensare anche al dibattito sui beni sequestrati”, sottolinea “Se le imprese sequestrate chiudono, il messaggio che si dà alla regione, alle persone, al Paese è debole: si rischia di dire che prima c’era il lavoro e poi non più. Una parte consistente della lotta alla criminalità organizzata è dare risposte e difendano gli insediamenti: se viene sequestrata un’azienda, l’attività deve continuare”.

Ma per continuare un’attività, per creare lavoro, la strada è lunga. Il discorso della Camusso vuole spronare gli operai Fincantieri che l’ascoltano: “Senza un’industria forte non può esserci sviluppo. Il tema è come ricostruire. Dopo la durissima lotta dei cantieri navali italiani, che ha convinto Fincantieri, a investire; bisogna cambiare passo, non si può più aspettare”.

La leader della Cgil ha parlato anche della necessità di portare la vertenza del sito palermitano al ministero dello Sviluppo economico, per rilanciare la proposta di costruzione del bacino off shore da 80 mila tonnellate all’interno del sito; un progetto da circa 81 milioni di euro, da realizzare con un cofinanziamento da parte della Regione e dell’azienda. Una posizione quest’ultima condivisa anche da Fim e Uilm. “Rilanciamo l’idea di un tavolo nazionale, speriamo che la nuova ministra abbia questa sensibilità”, ha aggiunto.

La Camusso ha anche lanciato un monito sulla situazione dell‘indotto Fiat di Termini Imerese: “L’ad di Fiat è libero di dire quello che vuole. L’atto fondamentale fatto dal governo l’altro giorno è quello della restituzione fiscale ai lavoratori, perché si riparta dalla domanda in questo Paese”, ha detto “Il messaggio che bisogna dare alle aziende è quello che è giusto che intervenga il fisco dal punto di vista della redistribuzione, ma poi i salari in Italia sono troppo bassi sul versante delle retribuzioni. Quindi se Marchionne è così entusiasta credo che questo debba corrispondere al fatto che ci sarà più salario per gli operai della Fiat”.

 

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