Giancarlo Cancelleri e la sua prima cena sociale /FOTO | Vino, pasta, salotto e politica a Palermo /VIDEO

di Alessia Bellomo

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Giancarlo Cancelleri e la sua prima cena sociale /FOTO | Vino, pasta, salotto e politica a Palermo /VIDEO

| martedì 18 Marzo 2014 - 00:16

La prima “cena col cittadino” si è tenuta a Palermo, a casa della famiglia Insinga. “Cittadino, è arrivato il vino!”: la padrona di casa, Matilde, è stata esuberante e ha deciso di non far muovere un dito al suo ospite, Giancarlo Cancelleri. L’iniziativa del deputato all’Ars del Movimento 5 stelle ha finalmente preso forma: Cancelleri ogni lunedì sera sarà a casa di chi vorrà invitarlo a cena. I patti dovevano essere che a cucinare tutto ci avrebbe pensato lui, ma a casa Insinga è stato messo spalle al muro.

A invitare Cancelleri per la prima cena di confronto è stato Lucio Insinga, giovane elettore palermitano del Movimento 5 Stelle. Ma come, Cancelleri non preferiva andare a casa di chi era scettico? Le aspettative del deputato siciliano pentastellato non sono state disattese: gli Insinga sono una famiglia votata al centro sinistra, così come tanti dei loro amici, ospiti per l’evento. Ma non solo, ci sono anche elettori di centrodestra: si sono tutti riuniti nel salotto per parlare con Giancarlo, il cittadino.

Lui certo non si è tirato indietro, tra battute e momenti seri. I temi caldi della cena sono stati tanti, dalla questione delle Province a quella del perché il Movimento 5 stelle vuole a tutti i costi correre da solo. Prima di sedersi a tavola, Cancelleri commenta: “Qua c’è chi è di centrodestra, chi di centrosinistra: sarà una cena piccante!”, poi scherza: “Stasera sarò io ad andarmene di qui convinto!”.

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Il giovane Lucio ha deciso di invitare il rappresentante del Movimento 5 stelle “per informare, non per convincere” la sua famiglia. E il risultato dell’iniziativa di Cancelleri, al di là del fattore politico, ha un che di sorprendente: 15 persone riunite intorno a un tavolo, sedute sui divani, a discutere dei temi che ritengono più pressanti. “Ho capito che se tante persone si lamentano significa che si sta sbagliando qualcosa. E allora voglio ascoltare e capire”, ha detto il pentastellato mentre era alle prese con una padella.

Il menu della serata è stato ricco: due tipi di pasta, con le erbe selvatiche (“Raccolte da noi”, ha puntualizzato orgoglioso il padrone di casa) e una classica Norma, e un secondo da golosi, uno sformato di patate e carciofi. In cucina Cancelleri stupisce tutti indossando il suo grembiule bianco targato cinque stelle. La domanda nasce spontanea: ma questa passione per la cucina come nasce? “Mia moglie è una brava cuoca, guardo lei e provo a imparare. A dirla tutta lo faccio perchè non voglio fare la fine di mio padre”, ha risposto ridendo lo chef a 5 stelle “Senza la mamma sa cucinare solo un uovo al tegamino!”.

L’idea di Cancelleri è nata dopo una lunga chiacchierata su un taxi con il conducente: “Non voglio fare cene con attivisti”, aveva precisato “Voglio parlare con gli scettici, con quelli che non credono che il progetto del M5S sia una cosa seria, con quelli perplessi, con quelli che votano i partiti ma si turano il naso e con quelli che non vanno più a votare perchè oramai sono troppo schifati. Voglio spiegarvi senza troppa fretta”.

E in effetti la serata è calma e frenetica insieme: da un lato il circo mediatico pronto a carpire i retroscena politici di questa cena, dall’altro una famiglia che invita a cena i propri amici e che gestisce la casa in un viavai di gente, mentre l’ospite d’onore dà spettacolo in cucina, incalzato dalle domande. Quel che è certo è che la proposta del pentastellato di Caltanissetta ha fatto centro: “Mi sono arrivate talmente tante richieste che sono rimasto senza parole, adesso avrò un bel da fare”, ha raccontato Cancelleri. “Già per stasera mi sono messo a dieta!”.

L’idea della cena con il cittadino doveva toccare soltanto Palermo e Caltanissetta e invece nei primi giorni oltre 50 richieste hanno fatto capire a Giancarlo che forse sono tanti i siciliani che cercano non solo delle risposte ma anche un confronto. Ma c’è di più: “A dire il vero ho ricevuto degli inviti a cena anche da altre parti d’Italia”, svela il deputato-cuoco mentre spadella “Ho girato le e-mail ad alcuni colleghi di Roma”. E magari la cena sociale di Cancelleri diventerà un must.

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