Bari, confiscati beni per 1,5 milioni di euro | agli eredi del boss Stramaglia

di Redazione

» Cronaca » Bari, confiscati beni per 1,5 milioni di euro | agli eredi del boss Stramaglia

Bari, confiscati beni per 1,5 milioni di euro | agli eredi del boss Stramaglia

| venerdì 21 Marzo 2014 - 09:40

La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha eseguito il provvedimento con il quale il Tribunale di Bari ha disposto la confisca di un centro ippico del casertano e beni immobili, tutti riconducibili agli eredi del defunto boss Angelo Michele Stramaglia, assassinato il 24 aprile 2009.

Il provvedimento giunge nell’ambito del procedimento di prevenzione innanzi la Sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari all’indomani del sequestro anticipato che venne eseguito il 1 agosto 2012 dagli agenti del Centro Operativo DIA di Bari che, all’esito di indagini dirette dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, avevano individuato e censito una serie di disponibilità finanziarie riconducibili al boss e che riguardavano i cavalli da corsa.

La DIA di Bari così, nell’ambito della operazione “ferro di cavallo”, aveva individuato, facendo ricorso anche ad intercettazioni telefoniche, l’allevamento Arena s.a.s. di Vincenzo Orefice & C. in provincia di Caserta formalmente intestato a due napoletani ma in realtà nella indiretta disponibilità del boss Stramaglia attraverso prestanome e uomini di fiducia e, quindi dopo il suo decesso, riconducibile al figlio e moglie di questi cui i formali intestatari continuavano ad effettuare versamenti di denaro.

Le indagini condotte dalla DIA hanno difatti dimostrato come i cavalli gestiti dal centro ippico erano in realtà nella piena disponibilità di Angelo Michele Stramglia, esponente di spicco della criminalità organizzata locale e da sempre considerato il luogotenente del boss Savino Parisi.

Anche dopo l’omicidio del capo clan, è apparso chiaro ed evidente il coinvolgimento degli eredi nella gestione del patrimonio da cui ricevevano ritorni economici, costituiti anche dalla liquidazione dei proventi derivanti dalla gestione dell’allevamento e dalle competizione cui partecipavano i cavalli.

Il provvedimento di confisca che ha colpito anche l’importo corrispondente alle vincite riportate dai cavalli per un totale di circa 450mila euro. La DIA ha difatti ricostruito minuziosamente le vincite e la partecipazioni ai concorsi dei cavalli da corsa Lacrima Christi, Franz Ferm, Guapposs, Lauda Grif, Laelia, Irlandes, Indomita Jet, Langdon Grif, il Vincitore e Foscari Vale.

È stata anche disposta la confisca del centro allevamento in Orta di Atella (CE), completo di box e attrezzature sportive come la giostra per l’allenamento dei cavalli e quindi terreni, locali e appartamenti in Valenzano di proprietà degli eredi Stramaglia, per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro. L’operazione è stata effettuata dal Centro Operativo di Bari che ha impiegato 25 agenti.

 

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820