Crocetta da Gela parla della mafia tra gli ex Pip | E su Genovese: “Ho rispetto della magistratura”

di Redazione

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Crocetta da Gela parla della mafia tra gli ex Pip | E su Genovese: “Ho rispetto della magistratura”

| venerdì 21 Marzo 2014 - 20:44

“Stiamo cercando di coniugare in Sicilia legalità, risanamento finanziario e sviluppo, in ogni settore della vita sociale e dell’economia, compreso quello della sanità, dove pubblico e privato devono lavorare insieme, in un sistema virtuoso e nel rispetto delle regole”. Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, intervenendo a Gela all’inaugurazione di 20 posti letto di “residenza sanitaria assistita” presso la clinica privata “Santa Barbara” del quartiere Macchitella.

“Pur tra mille critiche, spesso strumentali – ha aggiunto il governatore – stiamo cambiando la Sicilia, eliminando sprechi e ottimizzando le risorse, dalla formazione alla sanità, al personale”. Crocetta ha fatto riferimento alla vicenda dei lavoratori ex Pip e ai controlli avviati grazie ai quali si è potuto accertare che tanti, per carichi penali in corso e per redditi accertati, non avevano diritto né al posto ne’ al sussidio. “Figuratevi che tra gli ex lavoratori Pip arrestati negli ultimi giorni perché trovati armati fino ai denti – ha denunciato, Crocetta – c’era un parente, pare il nipote o il fratello, del boss mafioso di Porta Nuova, il quartiere di Palazzo d’Orleans, praticamente il mio capo mandamento” ha detto con un sorriso amaro.

“Che dovevano fare: una rapina o andavano a lavorare con le pistole?”, ha aggiunto. Poi, rispondendo alle domande dei cronisti sulla richiesta di arresto per Francantonio Genovese, ha chiosato: “Ad Atene, nell’antica Grecia, la politica aveva un grande rispetto per la magistratura. Anch’io ne ho e voglio attendere il corso della giustizia prima di pronunciarmi. Quello che dovevamo fare per la bonifica del settore della formazione l’abbiamo fatto e stiamo continuando a farlo”.

Quindi, a proposito dell’annunciato rimpasto ha detto: “Preferisco parlare di rimodulazione della giunta di governo perché le elezioni le ho vinte io, ma non i partiti che mi sostenevano. La mia maggioranza è differente e si è formata con l’aggregazione di altri deputati e di altre formazioni politiche. E’ giusto che anche loro abbiano un ruolo di governo nella Sicilia che amministriamo”.

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