Lo scandalo che ha travolto l’ospedale Sandro Pertini di Roma rischia di allargarsi a macchia d’olio. L’ipotesi che lo scambio di embrioni rimanga circoscritto a due delle quattro coppie che si sono sottoposte alla fecondazione assistita il 4 dicembre scorso non può essere confermata.

Gli inquirenti e la commissione di indagine insediata dalla Regione Lazio stanno valutando, come riporta La Stampa, di allargare le proprie indagini all’intera settimana che va dall’1 all’8 dicembre scorso. Si ipotizza infatti che nello stesso incubatore possano essere stati allocati altri prelievi, per cui si andrà ad analizzare un arco temporale di 72 ore precedente e successivo al 4 dicembre.

La Asl ha già iniziato a contattare le coppie che potrebbero aver subito questo macroscopico errore alle quali bisognerà fornire delle valide argomentazioni scientifiche. Il Ministero della Salute ha inviato i suoi ispettori per verificare che tutte le procedure siano state rispettate. L’intero incartamento relativo a questa vicenda arriverà oggi sul tavolo della commissione di indagine voluta dal presidente Zingaretti. Bisogna capire come reagiranno le varie coppie. La donna incinta di due gemelli ha fatto sapere di non volere alcun contatto con la struttura del Pertini e di essere contraria a qualsiasi analisi genetica sul feto.