Pogliese (FI): “Trasformiamo le Europee in referendum su Crocetta”

di Manlio Viola

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Pogliese (FI): “Trasformiamo le Europee in referendum su Crocetta”

| giovedì 17 Aprile 2014 - 14:09

Le elezioni europee sono, storicamente, le meno sentite dagli italia ed in particolare dai siciliani, ma in questo caso possono essere una occasione per dire chiaramente al governo Crocetta come la pensano i siciliani su questi 15 mesi di attività. Le Europee possono diventare una sorta di referendum su quello che non mi preoccupo a definire il  peggiore governo che la Sicilia abbia espresso da quando i siciliani sono stati chiamati a eleggere direttamente il presidente della Regione”.

È il pensiero di Salvo Pogliese di Forza Italia, che attacca il governo Crocetta all’indomani della presentazione in aula del Crocetta bis.

“Crocetta rappresenta, dal punto di vista istituzionale – prosegue – il peggio che la Sicilia abbia espresso. Il bilancio che Crocetta presenta ai siciliani dopo 15 mesi è assolutamente fallimentare. una rivoluzione annunciata e mai attuata, solo annunciazioni di principio a cui non sono seguiti fatti amministrativi o legislativi. Il nuovo governo che è stato presentato ha fatto implodere la maggioranza ed è un’altra tappa verso un percorso che si conferma assolutamente fallimentare. Noi faremo una opposizione dura e intransigente ma propositiva quando sarà il caso di esserlo nell’interesse del territorio. Mi auguro inversione di rotta ma segnali non incoraggianti”.

“C’è l’esigenza, oggi, di far valere in sede europea le specificità locali, far valere le esigenze del territorio. Pensiamo ad esempio all’immigrazione che non può essere fronteggiata solo dalla Sicilia e dall’Italia. Bisogna trovare una sintesi fra esigenze umane e la tutela della sicurezza.

“La Sicilia deve farsi valere in Europa per evitare che accadaancora quanto già successo sulla tutela dei prodotti agricoli di alto valore qualitativo. sono stati ratificati accordi devastanti come quello con il Marocco per la tutela dei nostri prodotti. Un accordo che ha devastato l’economia agricola siciliana in Europa probabilmente in cambio di qualche accordo a favore dell’esportazione dei prodotti dell’industria pesante tedesca”.

“Altro tema è quello dell’uso dei fondi strutturali. Noi abbiamo avuto grandi responsabilità ma bisogna intervenire anche a Bruxelles per capitalizzare queste risorse e indirizzarle verso l’eliminazione del gap infrastrutturale. È paradossale che strade e autostrade come la Nord – Sud , la Siracusa Gela, la Agrigento – Palermo, la Agrigento – Caltanissetta non siano ancora state completate”.

Sono stati fatti degli errori in passato e bisogna farne tesoro. La programmazione 2000/2006 è stata spesa per intero senza perdere risorse. Sono stati 40 mila gli interventi finanziati in quel programma ma è stata troppo parcellizzata e non ha prodotto aumento del pil come avvenuto in altri Paesi dell’Ue come in Irlanda. La programmazione 2007/2013 che si concluderà nel 2015, invece, abbiamo fatto l’errore opposto ovvero perdere centinaia di milioni di euro per instabilità politica del governo Lombardo e mancata accelerazione del governo Crocetta”.

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