Respinto il ricorso dei legali di Marcello Dell’Utri | L’ex senatore rimane in stato di arresto

di Redazione

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Respinto il ricorso dei legali di Marcello Dell’Utri | L’ex senatore rimane in stato di arresto

| lunedì 28 Aprile 2014 - 12:42

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha respinto il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti di Marcello Dell’Utri.

La misura era stata impugnata dai legali dell’ex senatore che hanno negato ogni proposito di fuga del proprio assistito. Marcello Dell’Utri si trova attualmente ricoverato in stato di fermo a Beirut, dove è stato arrestato sulla base di un mandato di cattura internazionale emesso dai giudici palermitani.

La decisione dei giudici del riesame di respingere il ricorso ha come conseguenza il fatto che Dell’Utri rimarrà in stato di fermo nell’ospedale libanese. Non è ancora chiaro se i legali dell’ex senatore ricorreranno in Cassazione contro la decisione dei giudici palermitani, ma, comunque, l’eventuale decisione dei giudici romani verrebbe resa ininfluente dal fatto che sempre la Cassazione il 9 maggio deciderà se confermare o meno la condanna a sette anni di Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. È impossibile, infatti, che la trattazione di un eventuale impugnazione della decisione del Tribunale del Riesame arrivi prima del verdetto definitivo sul processo sul concorso esterno.

Il “transito di Dell’Utri allo scalo parigino, essendo operativi voli diretti per Beirut da Milano Malpensa, non poteva che essere finalizzata ad eludere, in Italia, le procedure di controllo passaporti e tanto appare incompatibile con un normale e transitorio allontanamento dal territorio nazionale a meno che non si volessero ipotizzare (ma questo è un paradosso a dir poco offensivo di una normale intelligenza) necessità economiche connesse a risparmiare sul costo del biglietto circostanza peraltro smentita dal prezzo, non lieve, realmente pagato di 1728 euro”. Per i giudici del Riesame di Palermo, che oggi hanno respinto il ricorso contro la misura cautelare a carico di Marcello Dell’Utri, è indubitabile che l’ex senatore sia andato in Libano per fuggire dall’Italia.

“Del tutto indimostrata – prosegue l’ordinanza del collegio – la circostanza riportata da alcuni organi di stampa secondo cui l’imputato sarebbe stato inviato a Beirut su preciso incarico al fine di svolgere attività di supporto politico”. Per i giudici “pesa” anche il fatto che l’ex senatore, al momento del fermo a Beirut, sia stato trovato con molto denaro e bagaglio di 50 chili, fatti incompatibili con un viaggio di breve durata.

“Leggeremo le motivazioni della decisione del tribunale del Riesame ed eventualmente valuteremo se fare ricorso per Cassazione sull’arresto di Marcello Dell’Utri. È chiaro che molto dipenderà anche dalla decisione in cui la Corte di Cassazione, il 9 maggio si pronuncerà sulla condanna per concorso in associazione mafiosa”. Lo ha detto Massimo Krogh, l’avvocato di Marcello Dell’Utri, commentando la decisione del tribunale del Riesame di Palermo di respingere il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti dell’ex senatore. “Crediamo fermamente nelle questioni di diritto che abbiamo illustrato al Riesame – ha proseguito – e quindi pensiamo che coerentemente sarebbe giusto ricorrere in Cassazione. Ma prima dobbiamo leggere attentamente le motivazioni del provvedimento”.

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