“Per sei mesi a 30 cittadini è vietato morire” | Al cimitero di Massafra non c’è più posto

di Redazione

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“Per sei mesi a 30 cittadini è vietato morire” | Al cimitero di Massafra non c’è più posto

| sabato 21 Giugno 2014 - 17:25

“Per 6 mesi a 30 cittadini è ‘vietato morire’ per ordine del Comune di Massafra. Dal Comune è stata notificata un’ordinanza a 30 possessori di loculi della cappella cimiteriale dell’Associazione nazionale Combattenti e Reduci in cui si chiede il rilascio al Comune dei loro manufatti”.

Lo denuncia Vito Miccolis, capogruppo Pd al Comune: lunedì chiederà una convocazione urgente del consiglio comunale per conoscere gli atti che gli uffici stanno mettendo in campo per superare l’emergenza.

“Pur avendo acquistato il loculo cimiteriale dall’Associazione combattenti – sottolinea Miccolis – i 30 massafresi non potranno utilizzarlo. Nel documento, inviato anche al Prefetto, si evidenzia che ‘il loculario comunale esistente nel cimitero non offre più disponibilità di postì. Per questo motivo gli uffici hanno emesso l’atto perchè ritengono urgente reperire una soluzione alternativa e provvisoria, nelle more della ultimazione dei lavori di realizzazione del cimitero con la procedura del project financing”.

Miccolis segnala “l’allarme sanitario” e fa presente che “per essere tumulati in città bisogna essere appartenenti alle congreghe oppure bisogna avere acquistato loculi privati che vengono venduti dalle varie associazioni che sono possessori di cappelle. Chi invece preferisce il loculo comunale deve innanzitutto versare la somma di circa 1.500 euro e poi sperare che si sia liberato un posto nelle strutture pubbliche, oppure vedere il proprio defunto collocato provvisoriamente nelle cappelle private per poi successivamente – conclude il capogruppo del Pd – essere trasferito nei loculi comunali, quando saranno realizzati”.

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