Apocalisse, Montante: “Vittoria dello Stato” | Bindi: “Grande tenacia dei magistrati”

di Egidio Villa

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Apocalisse, Montante: “Vittoria dello Stato” | Bindi: “Grande tenacia dei magistrati”

| lunedì 23 Giugno 2014 - 17:39

Una vasta operazione antimafia denominata “Apocalisse” a Palermo: Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno eseguito 95 provvedimenti restrittivi nei confronti di “uomini d’onore” dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo, accusati di associazione mafiosa, estorsione e altri reati. Molte le reazioni di apprezzamento per il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine.

Angelino Alfano, ministro dell’Interno: “L’operazione Apocalisse, grazie alla straordinaria attività congiunta di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, efficacemente coordinati dalla Direzione distrettuale Antimafia di Palermo, ha dimostrato ancora una volta che la squadra-Stato, unita, vince”. Lo afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano sottolineando che si tratta di “un’operazione particolarmente importante perché rappresenta un segnale di presenza delle istituzioni sul territorio e contribuisce a restituire la Sicilia a percorsi di sana competitività in un’ottica di rilancio e di sviluppo”. L’operazione, prosegue il titolare del Viminale, ha infatti permesso di “smantellare il nuovo organigramma dello storico mandamento mafioso di San Lorenzo e Resuttana, che praticava in modo capillare estorsioni a danno di imprese edili e attività commerciali, e ha portato all’arresto di 95 persone e al sequestro di complessi aziendali per svariati milioni di euro”.

Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia: “Lo Stato, ancora una volta, ha dimostrato di essere più forte dell’antistato, smantellando un mandamento strategico per Cosa nostra. La mafia, pur se in enorme difficoltà, cerca di rigenerarsi puntando non più soltanto alle estorsioni, ma al controllo tout court delle attività commerciali. È per questo che non è possibile abbassare la guardia ed è un dovere di ogni imprenditore sostenere magistratura e forze dell’ordine in questa battaglia. Di certo, il fatto che su una trentina di estorsioni accertate, ci sia stata una sola denuncia, dimostra che ancora c’è tanta strada da fare. Un plauso – aggiunge Montante – va alla Dda di Palermo, che ha coordinato le indagini di Squadra mobile, Reparto operativo del comando provinciale di carabinieri e nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza”.

Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia: “La maxi operazione antimafia Apocalisse è una prova della professionalità e grande tenacia dei magistrati e delle forze dell’ordine palermitani, in prima linea nel contrasto di Cosa Nostra. L’indagine Apocalisse ci dice che non si può abbassare la guardia e che Cosa Nostra continua a esercitare un controllo spietato sul territorio. Ai riti e ai codici arcaici si affiancano nuove tecniche di intimidazione e nuove frontiere di arricchimento, anche in contesti apparentemente legali come le scommesse o il gioco d’azzardo. Alla DDA di Palermo che ha coordinato una indagine complessa e delicata e ai comandi di Polizia, Gdf e Carabinieri il mio apprezzamento e ringraziamento per l’importante risultato”.

Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – “Ancora una volta le Forze dell’Ordine e la Magistratura si sono impegnate nel nostro territorio con un grande dispiegamento di forze, dimostrando notevoli capacità investigative ed estrema professionalità nell’ambito di un’indagine apparentemente complicata e difficile. Ci auguriamo che l’attenzione per la nostra città resti alta come in questi giorni: operazioni come questa arrecano un duro colpo alla criminalità organizzata e fanno in modo che il tema della sicurezza venga costantemente condiviso a totale beneficio della cittadinanza tutta”. Per quanto concerne, infine, le intercettazioni di uno degli arrestati di oggi, nelle quali lo stesso vanta tra i suoi progenitori il killer di Joe Petrosino, il super poliziotto italo americano, ucciso a Palermo per mano della mafia, il Primo Cittadino ha aggiunto: “Finalmente è stata fatta luce su un caso, rimasto irrisolto per più di 100 anni e restituita la verità ai discendenti di un eroe che Palermo non ha mai dimenticato”.

Giuseppe Todaro, Confindustria Palermo: “Lo Stato fa la sua parte nel più brillante dei modi. Gli imprenditori invece continuano a tacere e a pagare il pizzo. Palermo ha bisogno di una ribellione immediata e corale”.

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