Corte dei Conti, Crocetta: “Basta illazioni” | Ma politica, sindacati e Comuni sono preoccupati

di Redazione

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Corte dei Conti, Crocetta: “Basta illazioni” | Ma politica, sindacati e Comuni sono preoccupati

| giovedì 03 Luglio 2014 - 17:40

Per Rosario Crocetta, la relazione sulla parifica del bilancio della Regione Siciliana da parte della Corte dei Conti è un successo, nonostante il mezzo miliardo di euro a rischio. “Mi sembra che, complessivamente, la Corte dei conti abbia espresso un giudizio favorevole sulle nostre politiche di risanamento finanziario”, ha affermato il presidente della Regione siciliana, guardando alla relazione come una conferma della validità delle misure di riequilibrio adottate dalla giunta.

“Ne prendo atto – aggiunge – con una certa soddisfazione. Certo, restano ancora alcune criticità, come nel settore sanitario. Ma bisogna anche tenere presente da quali condizioni siamo partiti. Posso assicurare che c’è tutto l’impegno a proseguire su questa strada”, concludendo: ” Con la parifica si mettono a tacere le tante illazioni sulla necessità del commissariamento della Regione e si dà atto che  questo governo ha fatto fino a oggi un buon lavoro”.

Ma non tutti sono d’accordo con il governatore siciliano, a partire dal presidente della Commissione sanità all’Ars Pippo Digiacomo: “Il giudizio della Corte dei Conti è netto ed inequivocabile – sostiene – le spese in ambito sanitario hanno superato l’esame della magistratura contabile, che altrettanto nettamente, ha detto che non si possono distrarre fondi destinati alla sanità per finalità di altra natura”.

Nella maggioranza, parere positivo di Lino Leanza, di Articolo 4: “Il giudizio di parifica espresso della Corte dei conti, che ha fra l’altro sancito il rispetto del patto di stabilità, ci impone di continuare a lavorare nel solco della sobrietà, del risparmio, della lotta agli sprechi ma, al tempo stesso, per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. Ci aspetta un anno pesante che deve essere affrontato con il massimo senso di responsabilità – aggiunge – da parte di tutti ad iniziare dal Governo della Regione”.

Reazioni negati da parte dell’opposizione, Nello Musucemi in testa. Il presidente della Commissione regionale Antimafia parla di “clemenza della Corte dei Conti – che nonostante i numeri non ha voluto negare la parificazione”. Poi l’affondo a Crocetta: “La magistratura contabile ci ha consegnato la fotografia di una regione dove la “rivoluzione” continua a restare un inutile slogan: i 14 punti in meno del Pil, appena 8 euro pro capite per gli investimenti, a fronte di 57 euro della media nazionale  confermano l’ inarrestabile processo di degrado socio-economico dell’ isola e l’assoluta assenza di una strategia anticiclica”.

“A questo punto è evidente che il cammino della manovra ter sarà condizionato dalla valutazione della magistratura contabile”, dice Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della commissione Bilancio all’Ars, in relazione al giudizio di parifica del rendiconto 2013 “Il governo regionale – aggiunge – si riunisca subito e riscriva la manovra, tenendo conto del giudizio della Corte dei Conti. Non si perda tempo, il governo mandi il più presto possibile il nuovo testo in commissione per permettere ai parlamentari di fare le loro valutazioni”.

Anche Comuni e sindacati sono preoccupati per la situazione. “La Corte dei Conti nell’odierna relazione ricorda che il peggioramento della finanza locale è imputabile alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale e rileva, inoltre, la gravità della situazione finanziaria e l’incertezza normativa in tema di rifiuti, acqua e precariato che sta provocando gravi ripercussioni negative su servizi, occupazione e bilanci”, è stato il commento del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando “Viene altresì evidenziata – aggiunge – la necessità di definire le funzioni di area vasta (liberi consorzi e città metropolitane ) uscendo dall’attuale e ormai ultra annuale gestione commissariale delle sopprimende province”.

“Sono temi questi – conclude Orlando – che costituiscono oggetto di una piattaforma organica e propositiva che l’AnciSicilia ha presentato lo scorso 5 maggio, durante l’Assemblea dei comuni, e sulla quale si torna a richiamare l’attenzione del Governo e Parlamento regionale”

 “La Corte dei Conti conferma un quadro problematico e purtroppo già noto. L’attuale Governo regionale ha ereditato, infatti, una situazione debitoria pesante che malgrado gli sforzi non è semplice da risanare. La Uil è già pronta a fare la sua parte per migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione garantendo sempre i lavoratori ma tagliando gli sprechi”, ha detto il segretario generale del sindacato, Claudio Barone, che aggiunge: “In questo momento delicato per la nostra regione, il sindacato deve fare la propria parte senza invadere o confondersi, come troppo spesso accade, con la politica. Già sabato scorso, al tavolo di confronto con il presidente Crocetta, abbiamo anticipato proposte precise e verificabili. Come ad esempio la costituzione di un bacino unico del personale delle Partecipate e l’omogeneizzazione dei trattamenti economici per consentire la riorganizzazione del settore ed evitare sprechi e clientele. Confermiamo la piena disponibilità – continua il leader della Uil – a contrattare sui processi di mobilità del personale tutelando i diritti dei lavoratori per garantire migliore efficienza e togliere l’alibi a consulenze e long list che sino ad oggi hanno fatto lievitare i costi. Ma è bene ricordare che a un’azione di spending review deve seguire un rilancio dell’economia. Senza favorire investimenti e nuova occupazione, infatti, non c’è risanamento”.

 

 

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