Datagate, negli archivi della Nsa anche foto osè | Tra gli intercettati, 9 su 10 erano persone comuni

di Redazione

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Datagate, negli archivi della Nsa anche foto osè | Tra gli intercettati, 9 su 10 erano persone comuni

| lunedì 07 Luglio 2014 - 09:37

Nuove e scottanti rivelazioni sul Datagate e la sua talpa, Edward Snowden. Il Washington Post ha esaminato i suoi documenti e ha dichiarato che il numero degli utenti internet spiati dalla Nsa, l’agenzia della sicurezza nazionale americana, pur non essendo oggetto di alcuna indagine, supera di gran lunga quello delle persone intercettate perché sospettate di attentare alla sicurezza.

Ma le scoperte riguardano anche le informazioni raccolte. Per lo più si tratta di materiale fotografico: foto con donne in pose osé e bambini mentre vengono baciati dalla madre. Sono state archiviate anche immagini di giovani donne in costume o in biancheria intima, ma anche quelle di uomini che esibiscono il proprio fisico e bambini nudi nella vasca da bagno o distesi. Foto insomma che nulla hanno a che fare con un reale pericolo per la sicurezza nazionale.

Ma non solo foto. Anche email, messaggi e informazioni strettamente private. Storie d’amore, tradimenti, conversazioni politiche o religiose, ammissioni di difficoltà finanziarie, esami medici, e persino pagelle scolastiche e libretti universitari che non hanno nessun valore di intelligence.

Il Post ha scoperto anche come su dieci account internet “violati” dagli 007 Usa (da Google a Microsoft, da Yahoo a Facebook), ben nove appartengono a cittadini americani o residenti negli Stati Uniti. Questo nonostante per legge la Nsa possa spiare senza autorizzazione solo cittadini stranieri all’estero.

 

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