Legge elettorale, tensioni tra Pd e M5S | Le dieci risposte “positive” dal blog di Grillo

di Alessia Bellomo

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Legge elettorale, tensioni tra Pd e M5S | Le dieci risposte “positive” dal blog di Grillo

| lunedì 07 Luglio 2014 - 21:53

Una giornata di ordinaria follia per la politica italiana. La tensione sulle riforme cresce e sfocia in quasi 24 ore di tira e molla tra Pd e Movimento 5 Stelle. Prima salta l’incontro sulla legge elettorale, poi il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio dice di essere disposto a parlare solo con Renzi ma il presidente del Consiglio risponde duro su Twitter: “Il Movimento 5 Stelle scriva un documento”. Grillo poi getta benzina sul fuoco, parlando delle “palle” del premier (ancora a suo “sul tavolo di Berlusconi”).

In un paio di ore però, sul blog del leader pentastellato i toni cambiano. “Per chi non ha capito, o non ha voluto capire, tra il mio intervento di oggi e la conferenza stampa di Di Maio e Toninelli non vi sono contraddizioni, le porte per una discussione sulla legge elettorale per il M5S sono sempre aperte, né mai le ha chiuse nonostante continue provocazioni”, spiega piccato Grillo. Intanto Davide Faraone pubblica un documento con 10 domande per il Movimento 5 Stelle.

Alla fine sul blog di Grillo arriva il post che spiega le “richieste” dei 5 Stelle: “Dieci risposte a dieci domande”, è il titolo di un lungo scritto in cui i pentastellati danno dieci “sì” al Pd, con molti appunti. A partire da quello alla “governabilità”: “Per noi quello che voi chiamate “vincitore” è il conquistatore di una vittoria di Pirro, che non garantisce in alcun modo la governabilità: speravamo che l’esperienza di “vittoria” con una schiacciante maggioranza nella scorsa legislatura vi fosse stata d’insegnamento, ma evidentemente non è così”.

Ecco la proposta alternativa: “Un primo turno proporzionale privo di soglie di sbarramento, in modo da consentire a chiunque di correre per il Parlamento e colmare il deficit di rappresentatività che la legge comporta; in caso di superamento della soglia del 50% + 1 dei seggi al primo turno, prevediamo un premio di governabilità minimo, che consegnerebbe al vincitore il 52% dei seggi; nel caso in cui nessuno raggiunga la maggioranza al primo turno, è previsto un secondo turno tra i due partiti più votati, al cui vincitore viene assegnato il 52% dei seggi”.

I 5 Stelle hanno anche una proposta sull’immunità: “La nostra proposta in merito è semplice: affinché l’immunità non diventi occasione di impunità e tuttavia preservi il parlamentare nella sua essenziale funzione di rappresentante dei cittadini, riteniamo necessario e sufficiente cancellare le immunità attualmente previste, all’infuori della garanzia dell’insindacabilità per le opinioni e i voti espressi”

 

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