Contro l’Alzheimer una vita sana | Le buone pratiche contro la malattia

di Redazione

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Contro l’Alzheimer una vita sana | Le buone pratiche contro la malattia

| martedì 15 Luglio 2014 - 17:10

Secondo la tesi di una ricerca britannica bisogna impegnarsi a prevenire piuttosto che a curare l’Alzheimer. Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge è fondamentale concentrarsi sulle modalità di prevenzione di quella che è stata definita ormai la malattia del secolo. La malattia è neurodegenerativa ed ha tra i suoi fattori di rischio, almeno nell’elenco dei ricercatori di Cambridge, diversi elementi riguardanti lo stile di vita come l’alimentazione, il poco esercizio fisico e il fumo. Secondo gli scienziati, quindi riducendo del 10 per cento alcuni di questi fattori di potrebbero evitare nove milioni di casi entro il 2050.

La ricerca fa un elenco di sette fattori di rischio della patologia. I fattori sono, obesità nella mezza età, diabete, ipertensione, inattività fisica, depressione, fumo e poca attività intellettuale. Tutti fattori che sono largamente dipendenti dalle scelte dei singoli individui, infatti secondo lo studio di Cambridge un paziente su tre affetto da Alzheimer avrebbe potuto evitare la malattie con la sospensione di alcune cattive abitudini.

Chiaramente, sottolineano gli scienziati, non esiste un solo e unico modo per combattere la malattia, ma esistono delle piccole accortezze per ridurre di molto il rischio di contrarla. Ma, gli stessi ricercatori, sottolineano come esistano in ogni caso dei fattori che non possono dipendere dalla volontà come l’età su cui non si può intervenire in nessun modo.

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