L’inutile crudeltà dei social: “Ma quanto è brutto il figlio di Belen?”

di Azzurra Sichera

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L’inutile crudeltà dei social: “Ma quanto è brutto il figlio di Belen?”

| mercoledì 16 Luglio 2014 - 14:55

I figli, si sa, “so’ pezzi ‘e core”. Per ogni mamma, il proprio figlio è bellissimo, bravissimo e dolcissimo. Per carità niente da ridire su questo. Ci sono però mamme e mamme.

Belen Rodriguez, come tutte le madri, ha una passione per il suo piccolo Santiago che ama fotografare in tutti i modi possibili per poi postare gli scatti sui social network. La showgirl argentina su Facebook vanta più di 3 milioni di “mi piace” e le condivisioni su ogni video e foto hanno numeri a quattro cifre. E decine di migliaia sono i commenti.

Ieri ha pubblicato un video in cui il piccolo mangia un cornetto in un bar per la prima colazione. Belen augura il buongiorno a tutti i suoi “follower” e su Facebook, così come su Instagram, gli utenti si sono scatenati. Molte, moltissime sono le persone che le fanno i complimenti per un figlio simpatico e con un sorriso contagioso, ma parecchie sono anche le offese. Anche pesanti.

“Tanto gnocca tu quanto bruttino il figlio”; “Tagliagli un po’ sti capelli”; “Certo che è una bella sfiga… fare un bambino con la donna più bella del mondo e poi assomiglia tutto al padre!” sono solo alcuni dei commenti, diciamo tra quelli più “leggeri”.

Poi c’è chi scrive: “Insegnagli ad abbaiare!!!”; “Che schifo”. “Ma che è un marziano?”; “Assomiglia assai a quel bambino di braccialetti rossi che era in coma” e così via, sempre sullo stesso stile. E i fan della showgirl e della sua famiglia attaccano senza mezzi termini chi giudica con queste parole.

Ma una cosa è certa: il povero Santiago non ha scelto di essere ogni giorno su Facebook alla facile mercè di un pubblico social che fa presto a puntare il dito contro. Molti si chiedono perché lei tenda a inondare il suo profilo con le foto del figlio e molti la accusano di usarlo per farsi pubblicità: “Questa donna è ridicola … Usa anche il figlio per farsi pubblicità! SENZAPAROLE”.

Sarà, ma che motivo c’è di scattare ogni foto come se fossi in posa per un servizio fotografico mentre tuo figlio sta cercando di mangiare in pace?

 

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