Bimbo morto ad Alcamo, eseguita l’autopsia | Nella borsa della madre una bambola voodoo

di Redazione

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Bimbo morto ad Alcamo, eseguita l’autopsia | Nella borsa della madre una bambola voodoo

| giovedì 17 Luglio 2014 - 10:44

C’è più di un elemento che grida degrado e abbandono nella vicenda della morte del piccolo Lorenz di 5 anni, di Alcamo (Trapani). Il suo corpicino trovato senza vita per avere ingerito una dose massiccia di un antidepressivo utilizzato dalla madre. Aminta Altamirano Guerrero, da lunedì è rinchiusa nel carcere di San Giuliano ad Erice con l’accusa di omicidio.

Intanto ieri è stata eseguita nel pomeriggio dal professor Paolo Procaccianti, dell’università di Palermo, l’autopsia sul corpicino di Lorenz, il bambino di 5 anni che sarebbe stato ucciso dalla madre due giorni fa ad Alcamo. Dall’ esame autoptico, nell’immediatezza non emergono elementi significativi. Le cause della morte potranno essere accertate soltanto a conclusione degli esami tossicologici. Intanto, domani pomeriggio davanti al Gip del tribunale di Trapani è fissata l’udienza di convalida del fermo della madre trentatreenne della vittima, accusata di omicidio volontario.

Tra gli oggetti rinvenuti in seguito ai controlli  è spuntata una bambola voodoo trafitta da spilli. La donna la teneva nella borsa. Sempre nella borsa è stata trovata la lettera dove la 33enne di origini messicane ha scritto, secondo gli inquirenti,  l’intenzione di togliersi la vita insieme con suo figlio. Tra le righe del foglio accartocciato anche la richiesta di non eseguire l’autopsia.

Aminta ha spiegato che quella bambola le serviva per sapere se il marito, dal quale vive separata da qualche tempo, la tradiva. Tutto è stato sequestrato dall’autorità giudiziaria, compreso il flacone vuoto dell’antidepressivo prescritto alla donna, rinvenuto in un contenitore casalingo per i rifiuti.

Enzo Renda, ex marito di Aminta e padre di Lorenz con il quale la donna si era sposata sei anni fa e dal quale si è poi separato, è tornato dalla Germania ed è stato ascoltato da magistrati e investigatori. Aminta è accusata di omicidio volontario, la procura ha ipotizzato contro di lei anche la premeditazione. Al pm Sara Morri, Aminta ha ribadito che è stato Lorenz, senza che lei se ne accorgesse, ad ingerire quelle gocce.

Gli inquirenti hanno forti dubbi sulla versione fornita dalla donna perché  durante l’interrogatorio sarebbe caduta spesso in contraddizione nel raccontare i terribili  momenti in cui il figlio ha perso la vita.

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