Alitalia, approvati bilancio e aumento di capitale | I sindacati lasciano in bilico l’intesa con Etihad

di Redazione

» Economia » Alitalia, approvati bilancio e aumento di capitale | I sindacati lasciano in bilico l’intesa con Etihad

Alitalia, approvati bilancio e aumento di capitale | I sindacati lasciano in bilico l’intesa con Etihad

| venerdì 25 Luglio 2014 - 15:19

L’assemblea degli azionisti di Alitalia ha approvato il bilancio 2013 e l’aumento di capitale. Lo ha riferito un azionista uscendo dalla riunione, precisando che di Etihad non si è parlato. L’assemblea si è conclusa da poco dopo oltre cinque ore.

“Il mancato raggiungimento del quorum, sulla base del Testo unico sulla rappresentanza e democrazia sindacale, conferma la validità degli accordi sottoposti a referendum” afferma Alitalia in una nota.

“Oggi abbiamo fatto un passo importante perché abbiamo deliberato un aumento di capitale funzionale all’accordo con Etihad”. Così l’ad di Alitalia Del Torchio dopo l’assemblea dei soci. “Ha contribuito molto – ha detto – il risultato del referendum, grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori che hanno votato a favore”.

Inoltre, ”ribadendo l’efficacia degli accordi del 16-17 luglio”, Alitalia evidenzia come “la coesione e la condivisione delle scelte da parte di tutte le sigle sindacali siano essenziali per il completamento con successo delle intese con Etihad”.

Il negoziato con Etihad rimane fermo, complici anche le tensioni tra i sindacati. Cgil e Cisl hanno indetto un referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia tra i lavoratori della compagnia aerea nostrana, ma non è stato raggiunto il quorum. Lo ha annuncia il segretario generale aggiunto della Uilt Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. In questa situazione, aggiunge, l’accordo sui tagli, firmato solo da Cgil, Cisl, Ugl e Usb, “non può essere applicato agli iscritti della Uilt, alle sigle non firmatarie e ai non iscritti”. Per Veneziani ”adesso bisogna tornare al tavolo e fare un nuovo accordo”.

“Bisogna arrivare a una soluzione, tocca ai lavoratori perché noi abbiamo fatto tutto il possibile”, ha ribadito il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. ”Non c’è una bad company e una new company, c’è un’azienda su cui vengono investiti i soldi per lo sviluppo, dai soci e dal nuovo socio che si chiama Etihad”, aveva spiegato il ministro, sottolineando che “non ci sarà una bad company che viene chiusa, come nel 2009″.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820