Riforme, Matteo Renzi al Financial Times | “Decido io, non la Troika, la Ue o la Bce”

di Stefania Brusca

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Riforme, Matteo Renzi al Financial Times | “Decido io, non la Troika, la Ue o la Bce”

| domenica 10 Agosto 2014 - 10:26

”Sono d’accordo con Draghi quando dice che l’Italia ha bisogno di fare le riforme ma come le faremo lo deciderò io, non la Troika, non la Bce, non la Commissione Europea. Farò io stesso le riforme perchè l’Italia non ha bisogno di altri che spieghino cosa fare”.  Così il premier al Financial Times.

”Porteremo l’Italia fuori dalla crisi: l’Italia ha un grande futuro, le finanze italiane sono sotto controllo e continueremo a ridurre le tasse. Faremo cose rivoluzionarie”, ha spiegato il presidente del Consiglio.

‘Non ho intenzione di superare il tetto del 3%. Speriamo di aver una crescita migliore nella seconda meta”’ e chiudere con un deficit al 2,9%. Ha  poi aggiunto il premier sottolineando che l’Italia non sforerà il 3%, ”è un regola vecchia ma è una questione di credibilità e reputazione per l’Italia anche se altri lo supereranno”.

In mattinata il parco di San Rossore gremito dai trentamila giovani scout dell’Agesci intervenuti per assistere alla messa celebrata dal cardinale Bagnasco,  il premier Matteo Renzi, in veste ufficiale, è arrivato insieme alla moglie Agnese.

Il presidente del Consiglio ha iniziato l’intervento attaccando chi considera i giovani “bamboccioni”. “Se qualcuno in Italia pensa che voi siate il futuro si sbaglia, voi siete il presente di questa nazione, la parola chiave per i prossimi anni non può che essere coraggio”, così Renzi nel suo intervento davanti al popolo scout. “L’Italia ha bisogno della vostra bellezza, scegliete il coraggio. Il governo si impegna a garantire il servizio civile universale”, ha aggiunto Renzi. “Noi vogliamo riscrivere le regole del gioco sulla scuola”, ha sottolineato ancora. “Votate per chi volete – ha concluso il premier –  ma non cambiate Paese. Aiutateci a mettere  al centro la parola essere e non avere. Buona strada a tutti”.

Intorno alle 11, come annunciato dal cardinale Bagnasco, è  arrivata una telefonata di Papa Francesco. Giovani “non andate in pensione, camminate con coraggio” “il mondo ha bisogno di giovani che abbiano un orizzonte”, che camminino “su questa strada di coraggio” “e ricordatevi, la pensione arriva a 65 anni, un giovane non deve andare in pensione mai, deve andare con coraggio avanti”, ha detto il Pontefice. “Il mondo ha bisogno di giovani coraggiosi – ha affermato – non timorosi, di giovani che si muovano per strada, con i giovani fermi non andiamo avanti”.

Ieri il premier aveva già visitato la Route in un “blitz” a sorpresa, rilasciando un’intervista al giornale online dell’Agesci, Camminiamo Insieme. “La cosa positiva del Senato è che finalmente i politici cambiano se stessi. Questo vuol dire che non c’è più potere di rendita per nessuno. Bisogna cambiare tutti”, ha detto Renzi, che ha aggiunto: “Negli ultimi due mesi – dice – noi abbiamo fatto in Italia 108 mila posti in più, sono 108 mila persone che hanno trovato lavoro e non lo avevano”.

“I politici devono essere come lo yogurt – ha ribadito il premier – a un certo punto devono scadere, non lo puoi fare per sempre. Vale anche per me, per me è già iniziato il conto alla rovescia per essere rottamato”.

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