Piano Giovani, il ministero vuole revocare il bando | Scilabra contro Corsello: “Mai fatto pressioni”

di Redazione

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Piano Giovani, il ministero vuole revocare il bando | Scilabra contro Corsello: “Mai fatto pressioni”

| mercoledì 03 Settembre 2014 - 13:48

Nuovo scontro sul Piano Giovani e il flop day del 5 agosto scorso. Oggi nel corso di un’audizione straordinaria in Commissione Lavoro all’Ars, presieduta da Marcello Greco, l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra. L’assessore ha illustrato la contro-relazione in replica al dossier consegnato alla commissione, martedi scorso, dall’ex direttore del dipartimento Formazione Anna Rosa Corsello.

“Il ministero del Lavoro ci ha chiesto di revocare il bando su Piano e Garanzia giovani pubblicato il 18 agosto scorso dall’ex dirigente Corsello”, ha esordito Scilabra. L’assessore ieri ha partecipato a un incontro al ministero sul Piano Giovani insieme ad alcuni rappresentanti di Italia Lavoro. Il bando era stato pubblicato dall’ex dirigente del dipartimento Formazione Anna Rosa Corsello, dopo il flop del click day del 5 agosto scorso per i tirocini.

“Non ho mai fatto pressioni su chicchessia, figuriamoci nei confronti di una dirigente come Anna Rosa Corsello con un pedigree burocratico importante. Non ho mai costretto l’ex dirigente a firmare atti, anche perché la gestione amministrativa era di sua competenza”, ha poi ribadito Scilabra in un passaggio della sua relazione.

E sul Click-day meglio conosciuto come Flop-day l’assessore ha tuonato: “Ebbene sì, questa vicenda è un’indelebile pagina di raro squallore. Non mi ha scandalizzato il fatto che un portale informatico potesse riscontrare dei problemi, sarebbe bastato accertare la responsabilità e risolvere il problema come ho legittimamente chiesto per ripartire, invece si è preferito sollevare un gran polverone e orchestrare una battaglia tra burocrazia, parte di questo Parlamento e il governo”.

Coloro che hanno sostenuto via via i diversi assessori alla formazione professionale che mi hanno proceduto – ha aggiunto Scilabra – oggi chiedono la mia testa e minacciano una mozione di censura. Presentatela, depositatela e probabilmente avrete anche il sostegno di una parte del mio partito, quella che ha convocato organismi e vertici politici sul Click day e che non ha mai affrontato la questione morale e politica derivante dagli scandali della formazione professionale in Sicilia”. “Penso a quelle siciliane e quei siciliani che hanno visto gettare al vento 5 miliardi di euro negli ultimi 10 anni per una formazione professionale che è servita in larga parte a finanziare campagne elettorali, viaggi, escort e altre irreprensibili e leggendarie scorribande da parte del gruppo dirigente siciliano”.

Ma le polemiche non hanno interferito con la scelta del metodo e il governo Crocetta riproporrà il  “Click day” per la selezione dei toricini del Piano Giovani. “È l’unico strumento davvero trasparente”, ha detto l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, durante l’audizione in commissione Lavoro all’Ars. “Ovviamente stiamo studiando il sistema per mettere in sicurezza il click day dopo il fallimento della selezione dello scorso 5 agosto, quando la piattaforma non ha retto alle migliaia di tentativi di registrazione da parte dei giovani”, ha concluso Scilabra.

Intanto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle ha annunciato che presenterà una mozione di censura nei confronti dell’assessore Scilabra. “Cinque pagine – affermano – che ripercorrono i fallimenti del giovane esponente del governo Crocetta non solo sul versante del criticatissimo piano giovani, ma anche, e forse soprattutto, nel settore della Formazione professionale, letteralmente smantellato e con molti lavoratori ridotti quasi alla fame”.

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