Renzi: “Adesso basta con la supplentite” | “Non elenchiamo i problemi, ma risolviamoli”

di Nadia Palazzolo

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Renzi: “Adesso basta con la supplentite” | “Non elenchiamo i problemi, ma risolviamoli”

| lunedì 15 Settembre 2014 - 13:07

“Tutti coloro i quali hanno assunto un diritto, vale a dire quelli che fa parte delle graduatorie a esaurimento, saranno assunti nel settembre 2015 con il nuovo anno scolastico”. A dirlo è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, stamani a Palermo per visitare l’istituto intitolato a don Pino Puglisi a Palermo. Ad accoglierlo non solo applausi, ma anche le grida di decine di lavoratori precari.

>RENZI A PALERMO ALLA SCUOLA PUGLISI /FOTO

“Noi chiediamo  – ha proseguito Renzi – di cambiare le regole del gioco e diciamo loro che siamo disponibili a portarvi dentro la scuola in modo definitivo e a finire con la ‘supplentite’, che è stata una delle malattie della scuola. Voi aiutateci però a valorizzare il merito, che non è una parolaccia. Non possiamo dire agli insegnanti che sono tutti uguali: ci sono insegnanti particolarmente bravi e meritano tutto il nostro appoggio e la stima, mentre quelli che sono un po’ meno bravi vanno aiutati con la formazione permanente a fare meglio”.

“Per due mesi – ha aggiunto il premier parlando della riforma  – abbiamo preparato un metodo diverso, con il programma ‘la buona scuola‘. Se vuoi fare la riforma della scuola, intanto ascolta chi alla scuola dedica tanto tempo, le donne e gli uomini che vi lavorano, gli insegnanti. Il Paese non tornerà a crescere se la ragioneria dello stato indovinerà la finanziaria del 2015, ma se tornerà a riavere stima e fiducia verso gli insegnanti. Finchè nelle scuole italiane ci sarà un insegnante che ha il tempo per educare alla bellezza della musica, alla bellezza di una poesia, o al rigore di un’equazione, potremo dire che quel giorno non sarà perso. Per questo ringrazio gli insegnanti che si mettono al servizio del Paese. All’interno della scuola è un totale parlarsi con standard diversi. È l’ora di finirla con chi enuncia i problemi. È giunto il momento di risolverli. È questo lo spirito che anima l’avvio di questo nuovo anno scolastico”.

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