Falso ideologico, indagato l’ex sindaco di Catania | Coinvolti due ex assessori e 16 funzionari /NOMI

di Redazione

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Falso ideologico, indagato l’ex sindaco di Catania | Coinvolti due ex assessori e 16 funzionari /NOMI

| giovedì 18 Settembre 2014 - 18:33

Falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici: è questa la motivazione per la quale è stato indagato l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, reato che avrebbe commesso con gli ex assessori al Bilancio Roberto Bonaccorsi e Gaetano Riva e il responsabile pro tempore della direzione ragioneria generale del Comune Giorgio Santonocito ed altri 16 funzionari.

Agli indagati viene contestato di aver concorso, a vario titolo, a dissimulare la reale situazione economico – finanziaria del Comune di Catania alterando talune poste dei bilanci degli anni 2009, 2010 e 2011 allo scopo di evitare la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario dell’Ente locale e lo scioglimento del consiglio comunale.

Gli avvisi di conclusione indagini, emessi dal procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e dal sostituto procuratore Alessia Minicò, sono stati notificati dalla Guardia di finanza.

Gli avvisi di conclusione indagini sono stati anche notificati al direttore pro tempore della Direzione Sviluppo Attività Produttive e Turistiche – 2 Partecipate Pietro Belfiore; al direttore pro tempore della Direzione Sviluppo Attività Produttive e Partecipate Biagio Lipera; al direttore pro tempore della Direzione Patrimonio, Espropriazione, Provveditorato ed Economato Marco Petino, al direttore pro tempore della Direzione Patrimonio, Provveditorato ed Economato Orazio Palmeri; al direttore pro tempore della Direzione Risorse Umane ed Organizzazione – Controllo di Gestione Valerio Ferlito; al direttore pro tempore della Direzione Ecologia ed Ambiente Annamaria Li Destri; al direttore pro tempore della Direzione Corpo Polizia Municipale Alessandro Mangani; al direttore pro tempore della Direzione Lavori Pubblici e Manutenzioni Nunzio Pastura, al direttore pro tempore della Direzione Lavori Pubblici e Manutenzioni, SS.TT., Servizi Cimiteriali Maria Luisa Areddia.

Sono inoltre indagati il direttore pro tempore della Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio Mariella Sardella; il direttore pro tempore della Direzione Sviluppo Attività Produttive Roberto Politano; il direttore pro tempore della Direzione Pubblica Istruzione Manuele Augusta; il direttore pro tempore della Direzione Pubblica Istruzione Paolo Italia; il direttore pro tempore della Direzione Manutenzione e Servizi Tecnici Giovanni Tomasello; il direttore pro tempore della Direzione Politiche Sociali e per la famiglia Corrado Persico; il direttore pro tempore della ” Direzione Cultura Salvatore Costanzo.

I militari del Nucleo di polizia tributaria di Catania hanno proceduto all’acquisizione di un’ingente mole di documentazione in vari uffici del Comune e nelle sedi delle principali aziende dallo stesso partecipate. Nel contempo la Procura ha nominato quale consulente tecnico un professore ordinario di “Economia ed Amministrazione delle Aziende Pubbliche” dell’Università di Palermo.

L’esame svolto ha consentito di evidenziare “significative anomalie nella formazione e nell’approvazione dei documenti contabili in argomento, con specifico riferimento a: appostamento in bilancio di ingenti quote di ‘residui attivi’ risalenti nel tempo e di dubbia esigibilità, per un importo complessivi di oltre 270 milioni di euro; sono stati inoltre accertati “debiti fuori bilancio” per oltre 78 milioni di euro, la cui certezza in ordine alla manifestazione finanziaria avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione comunale all’individuazione delle necessarie coperture”.

L’indagine ha inoltre evidenziato “disallineamenti contabili emergenti tra i valori iscritti in bilancio dall’ente locale controllante rispetto a quelli rilevati nei bilanci delle società partecipate per circa 34 milioni di euro”. E’ stata anche rilevata la “classificazione di somme, pari a circa 20 milioni di euro, nell’ambito di voci di bilancio dalle quali non emergeva la loro natura di passività”.

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