Costa Concordia, i traumi dei sopravvissuti | Insonnia, bronchite cronica e morbo di Parkinson

di Redazione

» Cronaca » Costa Concordia, i traumi dei sopravvissuti | Insonnia, bronchite cronica e morbo di Parkinson

Costa Concordia, i traumi dei sopravvissuti | Insonnia, bronchite cronica e morbo di Parkinson

| lunedì 22 Settembre 2014 - 15:28

Dopo il terribile naufragio della Costa Concordia ha tenuto banco per giorni e giorni il recupero del relitto, il raddrizzamento, e il successivo passaggio dall’Isola del Giglio al porto al Genova. Nonostante si siano sempre ricordate le vittime di quella notte, poco si è pensato ai sopravvissuti.

E ai loro traumi. Oltre i danni fisici, a lasciare segni quasi indelebili sono i danni neurologici legati da un nesso di causa ed effetto alla tragedia.

>TRAGHETTO SUGLI SCOGLI A CORFÙ: PAURA PER I PASSEGGERI

Un passeggero di Bologna ha sviluppato il morbo di Parkinson, la sorella i sintomi premonitori di una demenza senile, un’altra passeggera insonnia, bronchite cronica e difficoltà di relazione sociale. C’è chi soffre di una sindrome ossessiva per cui in ogni conversazione finisce per parlare solo del naufragio del Giglio; c’è invece chi non può stare da solo in locali chiusi e chi non può prendere ascensori.

Tutti passeggeri si sono costituiti parte civile per chiedere risarcimenti all’imputato Francesco Schettino e al responsabile civile del processo, Costa Crociere spa. Quella di oggi è stata la prima udienza in cui i danni medico-sanitari agli ospiti della nave vengono evidenziati sotto il piano medico-scientifico, e non solo in base a racconti dei superstiti.

Sempre nell’udienza di oggi alcuni avvocati hanno revocato la costituzione di parte civile di loro assistiti per il raggiungimento di transazioni extra-processo e Costa Crociere spa per il risarcimento dei danni subiti.

Ma l’avvocato di Costa Crociere, Marco De Luca, a proposito di uno dei casi più eclatanti, l’uomo colpito dal morbo di Parkinson, ha detto: “Conosciamo il caso. Abbiamo fatto fare ovviamente ogni genere di ricerche sulla possibile casualità di queste sindromi di Parkinson collegate all’evento, ma non abbiamo rinvenuta nessuna letteratura scientifica e nessun precedente in questo senso”.

Il legale ha anche detto che “sia la compagnia di navigazione Costa, sia quella di assicurazione, hanno la più ampia disponibilità a risarcire i danni che ciascuno ha subito, tutti. Però noi dobbiamo garantire equanimità nel risarcimento: non è possibile che a situazioni identiche corrispondano risarcimenti diversi. Dobbiamo garantire che tutto avvenga secondo un criterio di giustizia obiettiva”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820