Vulcanelli, la disperazione del padre dei bambini: | “Perché non sono riuscito a salvarli?”

di Redazione

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Vulcanelli, la disperazione del padre dei bambini: | “Perché non sono riuscito a salvarli?”

| domenica 28 Settembre 2014 - 14:56

“Ripete sempre la stessa frase e non riesce a darsi pace: ‘Perché non sono riuscito a liberarli'”. È la condizione disperata di Rosario Mulone, il carabiniere di 46 anni che ieri ha perso i due figli, Carmelo e Laura, i fratellini di 7 e 9 anni, nella esplosione dei vulcanelli nella riserva di Maccalube, ad Aragona (Agrigento). A riferire la circostanza è il cappellano militare dei Carabinieri della Legione Sicilia, don Salvatore Falzone, rimasto in ospedale fino a tarda notte e poi tornato questa mattina per dare conforto a Rosario e alla moglie Giovanna Lucchese, 45 anni.

“Stanotte non hanno dormito – aggiunge il religioso – abbiamo cercato di dare loro conforto e i carabinieri hanno istituito un presidio permanente davanti all’ingresso della loro stanza. Entrambi si chiedono ripetutamente il perché di questa tragedia e Rosario continua a dire: ‘Li avevo per mano'”. “Piangono – conclude don Falzone – e ogni tanto si abbracciano. Ho provato a spiegare loro che non ci esistono spiegazione razionali per una tragedia di questa entità, ma solo la fede può dare loro conforto”.

I genitori di Carmelo e Laura hanno trascorso la notte in ospedale: hanno avuto l’assistenza di un’equipe di psicologici e sono stati tenuti in osservazione dai medici. Rosario Mulone si trova nel reparto di Medicina Riabilitativa, al primo piano del San Giovanni di Dio di Agrigento. Con lui, in una stanza, ci sono alcuni parenti che da ieri si danno il cambio per non lasciarlo da solo. Seduto al tavolo, con la testa tra le mani, il carabiniere piange e singhiozza, mentre sul tavolo il cibo portato dagli infermieri si raffredda. I parenti, tra cui la sorella, gli fanno da scudo. La moglie Giovanna in questo momento non si trova con lui e pare che in mattinata abbia lasciato l’ospedale. Anche l’uomo oggi potrebbe fare ritorno a casa.

Nell’obitorio dell’ospedale di Agrigento ci sono i corpi dei fratellini: sui corpi è stata effettuata l’ispezione cadaverica  e il pm Carlo Cinque ha firmato il nulla osta per la restituzione dei corpi ai familiari. Domani nella procura agrigentina si svolgerà una riunione e i pm stileranno la scaletta delle iniziative per l’inchiesta; nel fascicolo potrebbero essere inseriti i nomi dei primi indagati. Intanto, la Regione siciliana ha ordinato la chiusura della riserva di Legambiente.

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I funerali di Laura e Carmelo si svolgeranno martedì nel pomeriggio, nella chiesa della Madonna di Pompei, ad Aragona (Agrigento). “La scelta della chiesa – ha detto il cappellano militare dei Carabinieri, don Salvatore Falzone – è stata decisa dalla madre dei piccoli perché è il luogo dove i bimbi hanno fatto il catechismo e al quale erano molto affezionati”.

”Il giorno dei funerali dei fratellini morti nella tragedia dei vulcanelli sarà lutto cittadino per Aragona. Stiamo facendo una giunta straordinaria per definire iniziative e fare il punto della situazione. Dobbiamo coordinarci con gli investigatori e la magistratura”, ha detto il sindaco di Aragona, Salvatore Parello.

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