Italiani alle prese con Tasi, Tari e Irpef | Le tasse più alte a Bologna, Roma, Bari e Genova

di Redazione

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Italiani alle prese con Tasi, Tari e Irpef | Le tasse più alte a Bologna, Roma, Bari e Genova

| sabato 11 Ottobre 2014 - 10:20

Tra le grandi città italiane, a pagare le tasse comunali più elevate sono gli abitanti di Bologna, Roma, Bari e Genova. L’Ufficio studi della Cgia è giunto a questo risultato calcolando il prelievo che una famiglia tipo di 3 persone dovrà subire quest’anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell’addizionale comunale Irpef.

“Nel caso di un’abitazione di tipo civile A2 – spiega la Cgia – è il Comune di Bologna a praticare il livello di tassazione medio più elevato tra le grandi città d’Italia: per l’anno in corso, il peso economico è pari a 1.610 euro. Seguono Genova, con 1.488 euro, Bari, con 1.414 euro e Milano, con 1.379 euro. Se, invece, l’analisi viene realizzata su un’abitazione di tipo economico A3 (che è di minor pregio rispetto all’immobile preso in esame nel caso precedente), a balzare al primo posto di questa speciale graduatoria è Roma, con 1.100 euro. Seguono Bari, con 1.079 euro, Napoli, con 1.000 euro e Genova, con 961 euro”.

“Il forte aumento dalla tassazione comunale registrato in questi ultimi anni – commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – è da addebitare, in particolar modo, ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali. Tra il 2010 e il 2014, i sindaci di Bologna, Roma e a Bari hanno subito una sforbiciata delle risorse del 48%: Milano del 63% e Venezia addirittura del 66%. Con questi tagli i Comuni sono stati obbligati a ridurre i servizi e ad aumentare le tasse locali, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti”.

Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, in quasi tutte le città l’addizionale comunale ha raggiunto l’aliquota massima dello 0,8% (Roma applica addirittura lo 0,9%). Solo quattro Amministrazioni hanno applicato una aliquota inferiore: Bologna (0,7%), L’Aquila 0,6%), Aosta (0,3%) e Firenze (0,2%). Nell’analisi si sono considerate le addizionali comunali pagate nel 2014, in pratica sono quelle di competenza nell’anno di imposta 2013. In riferimento alla Tasi, solo il Comune di Aosta ha applicato l’aliquota base dell’1 per mille. In tutte le altre realtà analizzate è stata deliberata un’aliquota nettamente superiore.

In 9 casi tocca addirittura il valore massimo consentito per le abitazioni principali: 3,3 per mille.

La Tari, invece, colpisce soprattutto al Sud. Per un’abitazione di tipo civile A2, una famiglia di 3 persone residente a Cagliari paga quest’anno 653 euro. A Napoli 522 euro e a Palermo 497 euro. Una delle ragioni che hanno “costretto” molti Sindaci ad aumentare la tassazione comunale, è stata la forte contrazione dei trasferimenti statali subita in questi ultimi anni. La città più penalizzata è stata Venezia: tra il 2010 e il 2014 il taglio e’ stato del 66% (- 63,8 milioni di euro). Tra le grandi città da segnalare il caso di Milano, che ha “patito” una riduzione del 63% (-317,7 milioni) e quello di Roma, con una contrazione del 48% (-667 milioni).

Altrettanto pesanti le situazioni maturate a Bologna (-48%, pari a 72 milioni in meno), a Bari (-47%, pari a 55,1 milioni in meno), a Torino (-43%, pari a 158,9 milioni in meno), a Genova (-43%, pari a 110,8 milioni in meno), a Napoli (-31%, pari a 199,6 milioni in meno) e a Palermo (-33%, pari ad un taglio di 114 milioni).

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