Scontri Serbia-Albania, Platini duro: “Fatti intollerabili, sono rattristato”

di Redazione

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Scontri Serbia-Albania, Platini duro: “Fatti intollerabili, sono rattristato”

| mercoledì 15 Ottobre 2014 - 15:11

Si preannunciano sanzioni esemplari per Serbia e Albania, incontro di qualificazione ad Euro 2016 degenerato in una rissa furibonda che ha coinvolto spalti e giocatori in campo. Il match di Belgrado, infatti, è finito sotto la lente di ingrandimento della Commissione Disciplinare, di Controllo e Etica della Uefa, che sarà presieduta da Michel Platini: “Sono pr0fondamente rattristato, non è tollerabile quanto successo”, ha fatto sapere il numero uno del calcio europeo tramite il suo portavoce.

“A Belgrado si sono viste scene inscusabili – prosegue il portavoce Pinto – Il presidente è molto rattristato. Il calcio serve a unire i popoli e il nostro sport non dovrebbe essere coinvolto con risvolti politici di qualsiasi genere”.

Forte presa di posizione anche dell’Unione Europea: “La politica non sia guidata dalle provocazioni da stadio: per questo evidenziamo l’importanza della cooperazione regionale – dichiara la portavoce dell’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton – e della prevista visita del premier Edi Rama in Serbia dei prossimi giorni”.

Al coro di sdegno si è unito Igli Tare, ds della Lazio presente al momento degli scontri: “Non mi è piaciuto quello che ho visto allo stadio. Speravo che tutta la partita si potesse giocare fino alla fine e che, nel 2014, tra albanesi e serbi si potesse guardare avanti – dichiara il dirigente albanese – Questa cosa non aiuta né una parte né l’altra. Ma devo dire che mi è piaciuta la correttezza che i giocatori serbi hanno avuto fin quando si è potuto giocare”.

“Mi dispiace che non abbia vinto lo sport – continua Tare – Era una partita molto sentita, l’avevo detto anche prima della gara. La cosa più importante è che doveva essere lo sport a unire questi due Paesi. Questo purtroppo non è successo”. In tribuna si è temuto per il peggio: “È stato un quarto d’ora di tensione molto alta. Si vedeva che era una situazione pericolosa”.

Infine un punto di vista particolarmente vicino alle dinamiche degli scontri di Belgrado, quello del ct dell’Albania Gianni De Biasi: “Siamo reduci da un’esperienza traumatica. È successo quello che non pensavamo potesse succedere – prosegue – Stavamo giocando bene. Purtroppo non siamo riusciti a terminare la partita dopo che i tifosi hanno invaso il campo. Quello che è successo con i tifosi entrati sul campo è la cosa più incredibile che poteva succedere. È stata una situazione di grande pericolo”.

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