Un’altra giornata di grandi tensioni alla Borsa di Milano e più in generale sul fronte dei mercati europei. La chiusura dei listini ha fatto registrare perdite limitate sul fronte azionario ma per alcune ore della giornata si è temuto per l’ennesimo crollo, che sarebbe stato il secondo consecutivo dopo la giornata drammatica di mercoledì. In ogni caso già da una settimana la Borsa di Milano fa registrare considerevoli cali e anche oggi è stata tra le peggiori d’Europa (solo la Spagna ha fatto un po’ peggio).
L’indice di Piazza Affari si è attestato sul – 1,21% ma in giornata ha sfiorato il -4%, sotto quota 17.700 punti base, trascinato in basso soprattutto dai titoli bancari (Mps e Unicredit in particolare) che hanno fatto registrare prezzi ai minimi dell’anno. Solamente nell’ultima ora di seduta il mercato ha recuperato ma resta un quadro di estrema incertezza che certamente non rasserena gli investitori.
C’è stato spazio anche oggi per manovre speculative, anche se la ripresa finale è stata influenzata dal buon andamento di Wall Street, confortata da dati incoraggianti sul fronte della produzione industriale.
A creare ulteriore allarme è stato lo spread che ha toccato quota 200 nel corso della mattinata per poi chiudere a quota 175.
L’oro resta sui massimi delle ultime 5 settimane dopo il balzo di ieri dovuto al crollo dei mercati che ha innescato il ritorno degli investitori verso i beni rifugio.
