Juventus, da Kasami al Palermo il passo è breve. In Champions come in A il rischio è l’outsider

di Emanuele Termini

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Juventus, da Kasami al Palermo il passo è breve. In Champions come in A il rischio è l’outsider

| giovedì 23 Ottobre 2014 - 09:49

Bisogna ammetterlo, ci eravamo illusi che il calcio italiano, in campo internazionale, stesse nuovamente intraprendendo un cammino virtuoso. Tra Nazionale, Europa League e Champions, si era tornato a sorridere e c’era persino chi parlava di assalto al terzo posto del ranking Uefa. Sono bastati due giorni, 180′, per ridimensionare tutto. Juventus e Roma, leoni in Serie A, sono usciti con le ossa rotte da una due giorni europea da incubo.

Dove sta l’errore? È un problema di mentalità? O tutto dipende da un gap tecnico-generazionale che il nostro calcio non ha mai saputo colmare? La sensazione è che la Juventus, più della Roma, sia stata fortemente penalizzata da alcuni “cattivi maestri”. Gli stessi che continuano a promuovere un’idea di calcio vecchia e antiquata. Molto spesso tentando di camuffarla, come fece Prandelli, come un Tiki Taka 2.0. Possesso palla senza corsa, tecnica senza sacrificio, aria fritta.

Se l’1-7 dell’Olimpico può trovare giustificazioni nello strapotere dell’avversario, il k.o contro l’Olympiacos della Juventus appare incomprensibile. Kasami eletto uomo partita, un “rifiuto” del nostro calcio che veste i panni del giustiziere. Quasi un “contrappasso” dantesco. Il Palermo lo scaricò dopo un anno di militanza in Sicilia, appena diciottene, con sole 14 presenze all’attivo. Difficile stabilire cosa ci si attendesse da lui nel 2010, ma sta di fatto che adesso Pajtim è diventato un signor giocatore.

Destini che si incrociano, perchè nel prossimo week end sarà la volta di Juventus-Palermo. Quasi un testa coda, un match che i bianconeri non possono fallire dopo l’1-1 di Reggio Emilia. La Roma incombe, è “incazzata” per dirla alla De Rossi, anche se dovrà vedersela contro la lanciatissima Sampdoria. Allegri però sa bene che in campionato gli equilibri cambiano. La Juventus torna la vecchia “Signora” con il tricolore sul petto e le altre squadre, chi più chi meno, si offriranno come vittima sacrificale.

Il Palermo dal canto suo ha un bisogno vitale di punti e buone prestazioni. Rinfrancato dal successo casalingo contro il Cesena, si presenterà all0 Juventus Stadium con la voglia di sgambettare la capolista. Il Sassuolo e l’Olympiacos, in qualche modo, hanno fatto scuola. La Juventus ha dimostrato di essersi imborghesita, corsa e pressing alto possono mandarla facilmente in difficoltà. Iachini lo sa e sta studiando un catenaccio ad hoc per il centrocampo bianconero. Domenica sapremo.

Le batoste di Champions difficilmente però avranno ripercussioni in campionato. Si ritornerà al gioco delle parti. Juventus e Roma dimenticheranno le dure lezioni europee e riprenderanno a giganteggiare la domenica. Contro Empoli, Parma, Atalanta, sarà nuovamente un cammino trionfale. Insomma, una riedizione in chiave calcistica di un noto spot televisivo sulle scommesse:”Ti piace vincere facile?”.

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