Juventus, Agnelli punzecchia Moratti: “Ama l’Inter, ha accettato uno scudetto mai vinto”

di Redazione

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Juventus, Agnelli punzecchia Moratti: “Ama l’Inter, ha accettato uno scudetto mai vinto”

| venerdì 24 Ottobre 2014 - 17:37

“A Moratti credo che vada riconosciuto un grandissimo amore per la sua Inter e il grandissimo amore può portare a compiere alcune follie come accettare uno scudetto che non ha vinto”. L’eterna rivalità tra Juventus e Inter non conosce tregua. L’assemblea dei soci della Juventus esalta il presidente Andrea Agnelli, che prova anche a riconoscere i giusti meriti dell’ormai ex presidente nerazzurro: “Perdiamo comunque un grande personaggio dell’economia italiana in un mondo che ha bisogno di questi personaggi”.

Poi un passo indietro, si torna a parlare di Juventus-Roma: “Mi rifaccio alle parole di Garcia: alla fine penso sia il campo a dire sempre la verità. Le sue dichiarazioni sono state sagge – dichiara un po’ a sorpresa – così si ritorna ad una sana competitività al di là del terreno di gioco. Ha corretto il tiro delle dichiarazioni dei suoi tesserati. Una partita dura 90′ ma poi basta, tutto deve tornare in una giusta dimensione”.

La Juventus, almeno dal punto di vista finanziario è in salute. Ma questo non varia quella che è la tendenza generale del calcio italiano: “Il fatturato per la prima volta nella nostra storia supera i 300 milioni, esattamente 315,8 milioni, dopo quattro anni siamo tornati all’utile operativo. Ma non basta, il calcio italiano è in progressivo declino – prosegue – La Juve è nelle prime 10 società calcistiche al mondo, e il ranking Uefa è migliorato. Ma i nostri principali competitor, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester Utd ci hanno distanziato nettamente”.
“Dieci anni fa la Serie A generava gli stessi ricavi della Bundesliga, poco meno di quelli della Liga e circa un terzo della Premier League”. Un gap creatosi già da tempo fa, ma che adesso si è ampliato notevolmente. “Eravamo già allora una tartaruga, oggi siamo un gambero. Ma nessuno si è accorto della malattia. Gli appassionati devono tornare a popolare gli stadi. Dobbiamo poi raccogliere la sfida di un mercato davvero globale”.
Tornando al club bianconero, Agnelli sottolinea il grande lavoro svolto negli ultimi tre anni: “L’area sportiva ha basi solide, a partire da Massimiliano Allegri, un tecnico che ha già dimostrato di saper vincere. Sta lavorando per il quarto scudetto consecutivo – prosegue – Un’impresa che ci avvicinerebbe alla leggenda. In Europa? Abbiamo una rosa tra le prime 8, se agli ottavi di Champions dovessimo affrontare il Real Madrid ce la giochiamo”.

Chiosa dedicata a Tavecchio, presidente federale da sempre osteggiato: “La sua elezione ha trascurato le indicazioni di calciatori, allenatori, arbitri e di una consistente parte della serie A. Una sconfitta per tanti e una vittoria per alcuni abili e disinvolti personaggi – puntualizza Agnelli riferendosi, evidentemente, a Claudio Lotito – il cui consenso nasce in un tempo lontano. Eppure io sono convinto che nel calcio italiano le forze conservatrici non riusciranno a soffocare quanti sostengono il cambiamento”.

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