Rc auto, in nove anni aumento del 235%

di Redazione

» Economia » Rc auto, in nove anni aumento del 235%

Rc auto, in nove anni aumento del 235%

| giovedì 30 Ottobre 2014 - 06:53

Giunti gli ultimi mesi dell’anno e con essi gli inevitabili bilanci, se il conto in banca piange virando verso il rosso uno dei principali imputati verso cui puntare il dito è l’Rc auto, le cui ultime statistiche confermano quello che tanti italiani avevano già avuto modo di capire. Secondo i dati rilevati da Adusbef e Federconsumatori, dal 2004 al 2013 il costo annuale dei premi pagati per polizze auto è aumentato in media del 235%, rincaro che in questi nove anni ha colpito con particolare forza alcune aree geografiche d’Italia e alcune classi di clienti, tra cui i neopatentati. Le associazioni dei consumatori hanno calcolato che tale costo incide per il 6,5% sul nostro stipendio netto.

In parole povere, la mobilità è diventata un lusso per buona parte della popolazione dello Stivale, e non stupisce più il fiorire della vendita auto usate mediante i nuovi servizi digitali che includono il trapasso gratuito o annunci: l’automobile, tra Rc auto, carburante e tasse varie, costa quasi quanto avere una persona in più in famiglia, mentre il reddito ha perso col tempo sempre più potere d’acquisto.

Nel caso comunque l’auto di casa resti un bene irrinunciabile e non si possa accedere a soluzioni alternative, come ad esempio il car sharing tramite abbonamento, è consigliabile rivedere prima della fine dell’anno la tariffa dell’Rc auto. Se mettiamo per il momento da parte il rincaro complessivo del 235% degli ultimi 9 anni, notiamo infatti che dal 2010 in poi le tariffe hanno subito un lieve calo, mentre per il prossimo anno è prevista una nuova risalita.

Largo dunque ai comparatori online di polizze per trovare la tariffa migliore, badando però non soltanto al mero costo Rc auto, ma anche ai servizi annessi. Oltre a un prezzo migliore, è infatti possibile ottenere in questo momento favorevole servizi gratuiti aggiuntivi a parità di costi, come per esempio un massimale più elevato in caso di incidente stradale o limitazioni al diritto di rivalsa. In aggiunta alle note compagnie assicurative, ora a proporre polizze sono anche le banche, dunque si può dare un’occhiata anche all’offerta del proprio istituto di credito.

In ogni caso, quando si è proprietari di un’autovettura decidere di non pagare l’Rc auto non è mai la risposta giusta: i controlli – che sfruttano sempre più la tecnologia – e le sanzioni in caso di violazioni subiranno a breve un nuovo giro di vite.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820