Crotone, sequestrati beni per due milioni

di Redazione

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Crotone, sequestrati beni per due milioni

| martedì 04 Novembre 2014 - 08:07

La Guardia di Finanza di Crotone ha portato a termine due operazioni, dando esecuzione ad altrettanti decreti di sequestro preventivo d’urgenza emessi dal Presidente del Tribunale di Crotone, Maria Luisa Mingrone, su proposta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro (Direzione Distrettuale Antimafia) Vincenzo Antonio Lombardo. I provvedimenti in questione sono stati adottati al termine di indagini patrimoniali svolte su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, dal Nucleo Polizia Tributaria e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone.

In particolare, gli accertamenti effettuati dal Nucleo Polizia Tributaria riguardano la posizione di M.C. 34 ani, ritenuto appartenente alla cosca “Farao-Marincola”, meglio conosciuta come “locale di Cirò”, con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti ed in materia associativa, già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per effetto del provvedimento disposto dal Tribunale di Crotone nel marzo 2008.

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno confermato la presenza di frequentazioni di M:C: con noti pluri-pregiudicati del luogo, ritenuti appartenenti al medesimo clan mafioso. Inoltre, le indagini patrimoniali (estese ai familiari conviventi negli ultimi cinque anni) hanno evidenziato una consistenza patrimoniale non compatibile con i redditi dichiarati che appaiono irrisori e non sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di mantenimento del nucleo familiare.

Il Tribunale di Crotone, quindi, ha ordinato il sequestro di 3 aziende (un’attività di commercio all’ingrosso di alimentari e due esercizi di commercio al dettaglio di biancheria), nonché un appartamento in Cirò Marina, 5 fabbricati siti in Umbriatico (KR), 2 terreni oltre ai rapporti bancari intestati a M.C: ed ai familiari. Il valore dei beni sequestrati, per l’amministrazione dei quali è stato nominato un professionista, ammonta a complessivi 1.400.000 euro.

La seconda operazione, condotta dai militari della Compagnia, ha riguardato la cosca dei “Comberiati” di Petilia Policastro, segnatamente la posizione di Vincenzo Comberiati (classe 1957).

L’uomo ritenuto al vertice del locale di ‘ndrangheta di Petilia, è allo stato detenuto in custodia cautelare per espiazione pena ed è in attesa di giudizio per altri procedimenti penali pendenti per reati di omicidio, associazione mafiosa ed altro. Nei suoi confronti, inoltre, il Tribunale di Crotone ha disposto in data 24 marzo 2010 la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, con decreto divenuto irrevocabile a dicembre 2011.

Il patrimonio di cui è stato ordinato il sequestro, il cui valore è stimato in circa €. 600.000, è costituito da:

 nr. 21 terreni agricoli in Petilia Policastro;

nr. 2 terreni in Mesoraca;

nr. 3 fabbricati siti in Petilia Policastro;

nr. 3 autovetture;

rapporti bancari e postali.

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