Roma, Pallotta rilancia sul nuovo stadio: “Dopo Mafia Capitale avremo meno rallentamenti”

di Redazione

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Roma, Pallotta rilancia sul nuovo stadio: “Dopo Mafia Capitale avremo meno rallentamenti”

| mercoledì 10 Dicembre 2014 - 15:43

L’inchiesta Roma Capitale può essere un bene per la città e per tutti i romanisti. Ne è sicuro il numero uno del club capitolino James Pallotta, intervenuto a margine della sua visita in Campdidoglio per parlare della realizzazione del nuovo stadio: “Questa operazione è un bene per la città perché ha fatto pulizia e non rallenterà l’iter per il nuovo stadio della Roma. La corruzione non c’è solo in Italia, l’importante è che si faccia pulizia perché Roma merita di più”.

“Tutti i cittadini dovrebbero essere contenti di quanto stiamo facendo, le cose stanno andando avanti in modo che all’inizio del 2017 Roma avrà uno stadio incredibile e spettacolare – prosegue Pallotta – Il sindaco Marino sta facendo un gran lavoro, in città non c’è solo corruzione. Adesso sono certo che le cose dovrebbero andare in maniera molto più fluida”.

Dal futuro all’immediato presente. Questa sera contro il Manchester ci si gioca il passaggio agli ottavi, il presidente della Roma è fiducioso: “Finisce 3-1, Totti, Totti, Totti. Il Main Sposor? Abbiamo alcune proposte che stiamo scremando e tra qualche settimana spero di andare a negoziare. Quello che stiamo facendo con la squadra e con lo stadio è fantastico e non sono preoccupato di questo problema commerciale”.

Immancabile il capitolo mercato: “La squadra e’ molto forte, il problema di quest’anno sono stati gli infortuni. Ora abbiamo recuperato contro l’Inter Astori e Maicon, e tornerà anche Castan – dichiara – Siamo finalmente in salute e dopo la pausa natalizia ci saremo tutti e non penso ci sia una ragione per tornare sul mercato”.

Infine una battuta su De Sanctis, ultimamente apparso un po’ in difficoltà: “Gli incidenti succedono, quello contro il Sassuolo e’ stato un infortunio ma noi abbiamo estrema fiducia in De Sanctis. E’ un grandissimo portiere, se non fosse stato così non avremmo fatto firmare il contratto”.

 

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