Una ferita ancora aperta, nonostante siano passati 45 anni. Ricorre oggi l’anniversario della strage di piazza Fontana, quando un ordigno esplose nella banca dell’Agricoltura nel centro cittadino di Milano provocando la morte di 17 persone e il ferimento di altre 88.
La strage di Piazza Fontana viene chiamata “la madre di tutte le stragi” perché da lì iniziò la cosiddetta “strategia della tensione” fatta di bombe, morte di civili sui treni e nei comizi sindacali.
Le indagini si sono susseguite nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e di destra; tuttavia, alla fine tutti gli accusati saranno sempre assolti in sede giudiziaria.
Nel 2005 la Corte di Cassazione ha affermato che la strage di piazza Fontana fu realizzata da “un gruppo eversivo costituito a Padova nell’alveo di Ordine Nuovo” e “capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura”, che però non furono più processabili in quanto “irrevocabilmente assolti dalla Corte d’assise d’appello di Bari.
Per il premier Matteo Renzi quella di piazza Fontana è “una ferita mai guarita”.
45 anni di Piazza Fontana. Un pensiero commosso alle vittime della strage, una ferita mai guarita nel nostro paese.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 12 Dicembre 2014