Il bilancio dei botti di fine anno è piuttosto serio, anche se – statistiche alla mano – è andata meglio rispetto alla fine del 2013.
Non ci sono state vittime ma i feriti sono oltre 250, almeno quelli accertati. L’episodio più grave si è registrato a Napoli, un bambino di appena 10 anni è stato ricoverato al “Santobono” in prognosi riservata in seguito a una ferita agli occhi provocata dallo scoppio di un petardo.
Secondo quanto riporta il “bollettino” del Viminale, comunque, c’è stata una riduzione del numero dei feriti intorno al 30% e i minorenni refertati dai sanitari sono stati 68 contro gli 89 dell’anno precedente.
Come spesso accade è stata la Campania la Regione più “colpita” dal fenomeno delle esplosioni dei giochi d’artificio: a Napoli, in particolare, i feriti sono stati 48 mentre altri 11 sono stati registrati a Salerno.
Tra i feriti più gravi un ragazzo di 14 anni che quasi certamente perderà l’uso della mano per l’esplosione di un grosso petardo a L’Aquila. Una bambina di 12 anni, a Mascalucia, in provincia di Catania, è invece rimasta ferita al piede da un colpo di pistola sparato per “festeggiare” l’arrivo del nuovo anno.
Intanto si indaga a Barra – alla periferia di Napoli – dopo la violenta esplosione che ha provocato tre feriti: un ordigno esplosivo è esploso nell’androne di un palazzo di via Protopisani che ha fatto esplodere le finestre dell’edificio e ha provocato un principio di incendio, subito spento dai Vigili del fuoco.