Italicum, Renzi: “Siamo a un passaggio chiave | Discutiamo ma non accettiamo ricatti”

di Redazione

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Italicum, Renzi: “Siamo a un passaggio chiave | Discutiamo ma non accettiamo ricatti”

| lunedì 19 Gennaio 2015 - 16:49

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato i senatori del Pd aprendo una settimana che sarà caratterizzata da momenti importanti: da un lato la riforma elettorale che approderà in Aula, dall’altro inizierà il dialogo tra i partiti per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

“La seconda lettura della legge elettorale in Senato dovrebbe essere quella definitiva», avverte il premier all’assemblea dei senatori dem. Noi possiamo discutere ancora della legge elettorale ma non accettiamo ricatti da parte di nessuno”. Il presidente del Consiglio ha giudicato ingiuste e ingenerose alcune critiche arrivate dalla minoranza Pd sull’Italicum e ha ribadito che è arrivato il momento di chiudere. “O si vota o ci teniamo il Consultellum”, ha ripetuto Renzi.

Rispondendo all’intervento di Migel Gotor, che aveva definito Renzi “il mio nemico preferito”, ha detto: “Caro Gotor, le tue parole di oggi contro di me sono ingiuste e ingenerose. Non si può usare un gruppo minoritario come un partito nel partito”.

Intanto nel Partito Democratico la tensione resta alta. “L’atteggiamento del premier sulla vicenda, assieme alla norma “salva Berlusconi” nel decreto fiscale e alla chiusura sulle riforme, peseranno notevolmente sulla scelta del nuovo presidente della Repubblica”, ha detto ieri Stefano Fassina. La minoranza dem alza la voce e sfida Renzi sulla votazione sulla riforma elettorale, da martedì al Senato. “Ora siamo ad un passaggio chiave”, avrebbe detto il premier in apertura di riunione.

C’è poi il nodo Quirinale. In settimana la delegazione dem che Renzi si è affiancato nella ricerca di un’ampia convergenza sul Colle, dovrebbe iniziare gli incontri con gli altri partiti. Ma prima di sedersi al tavolo, Angelino Alfano e Silvio Berlusconi si vedranno per provare a ritrovare un’unità del centrodestra che favorisca l’investitura di una personalità appartenente al campo dei moderati. “Un nome quanto più possibile giovane”, aggiunge il leader di Ncd. “E comunque il meno distante possibile”, spera Maurizio Gasparri, dai moderati. Un identikit che secondo alcuni farebbe pensare al centrista Pier Ferdinando Casini.

La partita vera per la corsa al Colle deve ancora iniziare. Renzi ha annunciato che darà il nome del suo candidato non prima del 28 gennaio. Tra i candidati restano alte le possibilità per Giuliano Amato, Sergio Mattarella e Pier Carlo Padoan, che sarebbero i più quotati. Non rimangono fuori dalla partita Piero Fassino, Walter Veltroni, Anna Finocchiaro e Graziano Delrio.

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