Tiene banco lo scontro tra il premier Renzi e Berlusconi, resta sullo sfondo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Mentre la prima votazione ieri è andata a vuoto, salgono i toni tra i due leader alla vigilia di un’altra giornata che si preannuncia particolarmente intensa e difficile.

Dopo il primo tentativo di ieri andato a vuoto, il Parlamento stamani alle 9.30 torna a votare per eleggere il capo dello Stato: dopo la fumata nera, oggi seconda e terza votazione; sabato l’attesa quarta chiama, quella che potrebbe essere decisiva.

Ma ancora una volta, già questa mattina, Berlusconi ha ribadito il suo no nei confronti di Sergio Mattarella, indicato dal Pd come uomo del Colle, ma non gradito a Forza Italia e ai suoi alleati.

“Non siamo stati noi a non rispettare i patti – ha detto Berlusconi ai suoi – ma è stato Renzi a non rispettarli. Nulla su Mattarella, che ho chiamato per spiegargli il voto di Forza Italia, ma non è una candidatura condivisa e non lo voteremo anche dopo la quarta votazione”.

Il Partito democratico sembra invece unito su Mattarella sul quale Renzi assicura che ci “sarà un voto compatto, per cancellare lo smacco del 2013. Serve un candidato dalla schiena dritta e che sappia dire di no”. I giochi sono dunque ancora tutti aperti ed è possibile che dopo il voto di oggi possa spuntare un “outsider”, un nome sul quale tutte le forze politiche possano convergere per scegliere il nuovo inquilino del Colle.