Merkel, no al taglio del debito per Atene | Tsipras: “Rispetteremo gli obblighi”

di Redazione

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Merkel, no al taglio del debito per Atene | Tsipras: “Rispetteremo gli obblighi”

| sabato 31 Gennaio 2015 - 12:28

Angela Merkel frena sulla questione del taglio del debito alla Grecia e dice stop al dibattito. In una intervista all’Hamburger Abendblatt la cancelliera tedesca ricorda come in passato “ci sia stata una volontaria rinuncia dei creditori privati ma un nuovo taglio del debito non lo vedo”.

“In Germania, come in altri Paesi, aspettiamo di vedere con quale impostazione il nuovo governo greco verrà da noi” ha detto Merkel, anche se molto dipenderà dalle riforme che intraprenderà il governo ellenico. “L’Europa mostrerà nuova solidarietà per la Grecia, come per altri Paesi particolarmente colpiti dalla crisi, se questi Paesi intraprendono le riforme e le misure di risparmio. L’obiettivo è, adesso come prima, che la Grecia resti membro dell’eurozona” ha aggiunto la cancelliera tedesca.

Il governo di Berlino aveva già chiarito, anche attraverso il suo ministero delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, di non prendere in considerazione un nuovo taglio del debito per Atene. In un’intervista alla Welt,  Schaeuble ha detto: “se io fossi un politico responsabile, in Grecia, non farei alcun dibattito su un nuovo taglio del debito”.

Schaeuble difende la Germania dall’aver dettato in solitudine una linea pro-austerity ai membri dell’Unione in crisi: “Le decisioni nell’Ue vengono prese a maggioranza, talune addirittura all’unanimità – dice il ministro – quindi le regole del Patto di Stabilità sono tutt’altro che un diktat tedesco”.

E il premier greco Alexis Tsirpas spiega che il suo goveno non e’ in cerca di un conflitto ma “di tempo per respirare e definire il programma”. In una dichiarazione all’agenzia Bloomberg  Tsipras si è augurato di raggiungere “un accordo con benefici reciproci per Atene e per l’Europa”. “Il mio obbligo di rispettare il chiaro mandato del popolo greco per quanto riguarda il porre fine alle politiche di austerity e il ritorno ad un programma di crescita, non implica in alcun modo che non rispetteremo i nostri obblighi per quanto riguarda i prestiti dalla Bce e dall’Fmi. Al contrario, significa che abbiamo bisogno di respirare per creare il nostro programma di ripresa di medio termine, che, tra l’altro, includerà gli obiettivi di un bilancio primario equilibrato e riforme radicali per far fronte al problema dell’evasione fiscale, la corruzione ed il clientelismo”.
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