Roma, che delusione: solo un pari con l’Empoli

di Redazione

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Roma, che delusione: solo un pari con l’Empoli

| sabato 31 Gennaio 2015 - 22:41

Non è più un sospetto, ormai è un dato di fatto. Il pari dell’Olimpico tra la Roma e l’Empoli (1 a 1) certifica ufficialmente la crisi nera dei giallorossi di Garcia. Uscita tra i fischi di un Olimpico ferito ed amareggiato per l’ennesima prestazione incolore e senza acuti, la formazione capitolina dovrà affrontare con grande apprensione una settimana che potrebbe certificare la definitiva volata scudetto della Juve.

Non c’è imprevedibilità nè rapidità nel primo tempo della Roma. I giallorossi arrancano dietro alla freschezza atletica e psicologica di un’Empoli ordinato e preciso, quasi scolastico. Al 25′ di gioco Iturbe alza bandiera bianca per un guaio al ginocchio (piuttosto serio), al suo posto entra Florenzi. Un segnale infausto che innervosisce ancora di più i padroni di casa, l’Empoli sbaglia poco e corre tanto.

Trascorrono 13′ e arriva il primo episodio da moviola con il greco Manolas che commette fallo da ultimo uomo su Saponara: espulsione diretta e calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Maccarone che realizza il quarto gol in carriera contro la Roma. L’Olimpico comincia a dare segnali sempre più evidenti di sconforto, in particolar modo dopo una buona occasione in area toscana fallita da Ljajic. L’arbitro Russo, però, regala un barlume di speranza ai giallorossi fischiando un mani (in realtà un colpo di spalla) di Saponara: doppio giallo, proteste ed espulsione.

La Roma ritorna in campo con più vigore e convinzione, l’Empoli comincia a dare segni di cedimento. Per il pari bisogna attendere il 56′ quando un sinistro ben angolato di Maicon dal limite destro infila Sepe sul palo lontano e riporta in partita i giallorossi. Il match cambia volto, si gioca quasi ad armi pari. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Astori stacca di testa e colpisce la traversa, i sospiri dell’Olimpico adesso sono carichi di positività.

Contropiede dopo contropiede, pallone dopo pallone, la fiducia va scemando inesorabilmente. Si gioca solo sul filo dei nervi, senza idee e senza troppa voglia di correre. Florenzi e Ljajic provano a bucare la difesa empolese per le vie centrali, ma i ragazzi di Sarri tengono bene botta difendendo sino alla fine un 1-1 dal sapore di vittoria.

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